Si è conclusa con la vittoria del Napoli contro la Sampdoria la 22esima giornata di serie A e lo sguardo alla classifica dice che nulla è mutato in vetta con la Juve a guidare con 54 punti, l’Inter al secondo posto a 51 e la Lazio a 49 che giocherà domani sera in casa contro il Verona.
La 22esima giornata è iniziata con la partita della Juventus che ha vinto senza convincere contro la Fiorentina del patron Commisso che ha avuto parole durissime contro l’arbitraggio di “favore”. Una partita, quella della Juve, che avrebbe forse vinto senza polemiche se non fosse stato concesso un rigore inesistente da un arbitro che ha rifiutato anche “ il consiglio VAR”.
Anche l’Inter vince senza convincere subendo il gioco dell’Udinese per oltre un’ora sino al colpo da bigliardo di Lukaku che spezza l’incantesimo riuscendo poi a segnare ancora su rigore.
Piuttosto è la Lazio la più convincente delle pretendenti per la lotta allo scudetto: un gioco ritmato, ordinato, talvolta aggressivo con un Immobile a quota 25, che mette in difficoltà l’avversario se non ha approcciato bene la gara, com’è stato contro la Spal che pur in zona rossa, mai ha interpretato la Cenerentola del campionato dando del filo da torcere a tante squadre e anche ad un’Atalanta a cui ha tolto 3 punti preziosi.
Con dieci punti in meno, due (per ora ) sono le squadre che lotteranno per il quarto posto utile all’accesso alla Champions: Roma e Atalanta che tuttavia sembrano in fase leggermente calante, e soprattutto la Roma che ha lasciato ogni iniziativa al Real-Sassuolo. Una pesantissima sconfitta di cui non ha approfittato l’Atalanta che, in casa, è stata fermata dal Genoa sul 2-2 pur giocando 15 minuti in 10 uomini.
Seguono, chiuse in due punti (32/30 ) ben sei squadre con obiettivi di partenza molto diversi: Cagliari, Parma, Milan, Verona, Bologna e Napoli. Così, se il Napoli era partito per i piani altissimi con un mercato da 10 guidato da un top player come Ancelotti, altre quattro avrebbero tentato di agguantare la zona Europa o lottato per non vedere “rosso”. Soltanto il Milan che aveva dovuto rinunciare all’Europa per questioni di bilancio, avrebbe tentato un campionato di rilancio, ma con Giampaolo non è scoccato l’amore e Pioli mai sarà un Lippi o un Guardiola.
Dunque la storia degli ultimi sei mesi del Napoli mette gli azzurri a cavallo tra la zona destra o sinistra della classifica, ma dopo Napoli – Fiorentina, in pochi avrebbero scommesso tre vittorie di rango che hanno indicato al Napoli la fuga per la vittoria.
In coda cinque squadre che fino all’ultimo minuto dell’ultima di campionato lotteranno per non essere risucchiati in B: Sampdoria 20, Lecce 19, Genoa 16, Brescia e Spal 15, non escludendo sorprese nelle ultime giornate.
Massimiliano Pucino