
A CalcioNapoli24, l’ex allenatore di Zanoli racconta
A CalcioNapoli24, l’ex allenatore della Primavera del Carpi Ferdinando La Manna che ha lanciato Alessandro Zanoli ha parlato del classe 2000 con tanti ricordi.
Ti aspettavi un impatto così positivo di Zanoli in una big come il Napoli?
“Se dicessi di sì, direi una bugia ma chiunque direbbe la stessa cosa al mio posto. C’erano però delle situazioni che mi portavano però a capire che Alessandro potesse avere un potenziale per fare bene in futuro. Ha sempre avuto un grande fisico ma, nonostante questo, era davvero molto veloce. Caratterialmente non è un loquace ma dentro di sé, il suo progetto se lo ero fatto. La mia e la sua fortuna è stata quella di avere un direttore come Giuntoli. Diciamo che Zanoli rappresenta il prototipo di calciatore che fa impazzire Cristiano. Quando giocava con me in Primavera, questo ragazzo non temeva niente e nessuno anche quando si trovava di fronte dei fuori quota. In tutta onestà, pensavo potesse diventare un pilastro del Carpi poi purtroppo la nostra situazione societaria non è andata bene”.
C’è un aneddoto che ricordi ancora oggi guardandolo in tv?
“Era un rapace, un istintivo poi è migliorato tatticamente. Era un Primavera, ma poteva già a quei tempi giocare con gli adulti i quali potevano anche rimetterci con lui. Seguivo Alessandro già quando militava negli Allievi e già lì si faceva notare facilmente. Quando aveva campo era praticamente imprendibile. L’ho utilizzato anche da centrale di una difesa a tre ma in quella zona mi dava tanto sulle palle alte anche se poi lo perdevo nella sua qualità migliore. Con me ha fatto gol con la Pro Vercelli”.
Qualche giorno fa Zanoli ha definito Giuntoli come un secondo padre. Puoi spiegarci il loro rapporto speciale?
“Alessandro rientra nel target di calciatori che piacciono tanto al direttore. Guarda per esempio Di Lorenzo, anche lui grande forza fisica tanta gamba e poche parole. Zanoli è uno così. Chi ha la possibilità di avere un direttore come Giuntoli può solo che crescere, parliamo di un leader silenzioso. Per carità, Spalletti avrà dato parere positivo ma il timbro finale sulla permanenza di Zanoli l’ha messo Giuntoli. Nessuno me lo leva dalla testa”.
Che ragazzo è Zanoli?
“Ha una famiglia seria alle spalle che gli ha insegnato grandi valori e sta al proprio posto nel senso che dà fiducia a chi lo segue. La sua più grande dote, al di là della personalità, è il fatto di sapere ascoltare. Non abbiamo mai avuto un battibecco. Se a questo aggiungiamo la garanzia Giuntoli, viene fuori che Alessandro ha tutto per consacrarsi. E’ uno che impara molto e sono sicuro che sta osservando tanto da chi gli sta davanti. Alessandro deve tutto a Cristiano che gli sta regalando la gioia e la gloria di stare in un palcoscenico importante come Napoli”.
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