Contropiede Azzurro

A San Siro un Napoli da scudetto perde ma non è sconfitto

Inter-Napoli 0-1

Una partita decisa da un vaf offende lo sport. Un arbitro che consente calcioni senza intervenire, della serie sento ma non vedo ha condizionato una partita di grande qualità.  Come accadde a Pandev nella notte delle streghe alla Supercoppa della vergogna così a Insigne a San Siro: una notte delle streghe malvagie che hanno consentito all’Inter di vincere non meritando, facendo dire a Conte : “Siamo stati fortunati”.

La partita giocata a San Siro è stata un capolavoro di tattica con un Insigne disposto ad un sacrificio di ruolo e di responsabilità che tendeva a stendere la rete del ragno. Gli uomini di Conte giravano a vuoto con un Lukaku puntualmente anticipato da Koulibaly. Un Mario Rui a far la fascia instancabile, un Lozano sgusciante e imprendibile, un Petagna utile anche in difesa. Eppure è un vaf a decidere la partita: “ “Ho detto a Massa – ha sbottato Gattuso ai microfoni di Sky Sport  – che due minuti prima dell’espulsione aveva fatto i complimenti al capitano del Napoli e poi lo butta fuori perché lo manda a cagare. Queste cose succedono solo in Italia, in Inghilterra se dici ‘Fuck off’ gli arbitri non ti fanno niente. Noi abbiamo creato molto di più. Il capitano del Napoli non può essere buttato fuori perché manda a cagare l’arbitro dopo un rigore dubbio. Vuol dire che uno è permaloso e che questo lavoro non lo capisce. Stiamo giocando tanto, una parola può scappare. Solo in Italia si buttano fuori i giocatori per queste cose qui. Allora io quando giocavo cosa dovevo fare? Una partita sì e una no? Un ‘Vaffanculo’ dopo un rigore ci può stare, uno deve avere l’intelligenza e il tatto di capire che ci stiamo giocando tanto, non può far rimanere una squadra in dieci uomini”.

  E invece il signor Massa d’Imperia lo ha fatto, non ha espulso per fallacci su tibie e caviglie, ma ha lasciato in 10 una squadra per un vaf, non reiterato.  L’intelligenza di un direttore di gara è anche quello di comprendere se un insulto è volontario o involontario, violento o non violento: nel momento in cui Insigne negava di aver pronunciato quelle parole, l’arbitro poteva concedere il beneficio del dubbio perché non c’era volontà di offendere. Diversamente da un Higuain quando si scagliò contro Irrati in un Udinese-Napoli o quando Bonucci diede una testata a Rizzoli (che non sentì)

In dieci contro undici l’Inter ha tremato: abbandonando la tattica, il Napoli ha dato una lezione di calcio alla pretendente al trono di un campionato senza qualità sfiorando il gol con azioni, rientri, triangolazioni.  Un Napoli con grandi qualità che avrebbe potuto guardare la classifica con maggiore serenità dopo il pareggio della Juve e del Milan. Ed ora, grazie al signor Massa, il Napoli dovrà giocare la prossima senza il suo capitano che sarà squalificato per una giornata: ovvero la stessa squalifica toccata in concreto a Morata al quale è stata scontata la pena.