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Accadde in Norvegia, un giocatore positivo mette in allarme il governo che vieta la trasferta

Omar Elabdellaoui, terzino del Galatasaray , in ritiro con la Norvegia è risultato positivo al covid. Scatta il solito protocollo, con l’isolamento per il giocatore e la quarantena del gruppo squadra  testato in successione. I test risultano negativi ma interviene il Ministro della Salute Bent Hoeie che vieta la partenza e minaccia: “”Se la Federcalcio sceglie minare uno degli strumenti più importanti per far fronte alla pandemia, la quarantena dopo un contatto con una persona contagiata, allora reagirò con forza“. Imbarazzo generale da cui un comunicato della Federazione: “Abbiamo chiesto alla squadra di restare in Norvegia fino a nuovi test. Se non viaggiamo, rompiamo la comunità europea di cui facciamo parte. Noi e i giocatori perdiamo l’opportunità di qualificarci per la Coppa del Mondo“. Il presidente della Federcalcio, Terje Svendsen, spiega: “I giocatori sono stati testati quattro volte dal loro arrivo in Norvegia, tutti i 39 tamponi sono negativi”, ma è costretto ad alzare bandiera bianca: “La Federazione credeva si potesse viaggiare nel rispetto dei regolamenti, il governo ha detto no. Non siamo d’accordo, ma ovviamente non possiamo sfidare il governo“.

Grande la delusione della squadra che  rappresentata da Stefan Johansen, Martin Ødegaard e Joshua King, ha diramato un comunicato, spiegando: “L’intero gruppo di calciatori è profondamente deluso dal fatto che le autorità rifiutino di consentirci di giocare le due partite decisive della Nations League contro Romania e Austria. Viviamo in quarantena in hotel, indossiamo mascherine, ci provano la febbre, abbiamo un aereo charter dedicato, manteniamo le distanze e abbiamo un medico che si dedica solo a questa cosa. Le autorità norvegesi ci fanno imbarcare su un aereo di linea per tornare a casa  ma ci viene proibito di volare sul nostro charter. Per quattro anni abbiamo lavorato davvero duramente per ottenere le possibilità di qualificazione al campionato e avanzare di oltre 40 posizioni nel ranking FIFA. Non giocare le partite internazionali contro la Romania e l’Austria può infrangere rapidamente le nostre ambizioni sportive sia a breve che a lungo termine. Questa è una pratica che non vediamo da nessun’altra parte nel calcio europeo. Siamo ormai alla seconda giornata di allenamento senza allenamento, ma non abbiamo ancora perso la speranza di giocare contro Romania e Austria. Amiamo rappresentare il nostro paese e speriamo che le autorità norvegesi ci diano il via libera per viaggiare”.

E adesso? Dallo sport con le sue regole ad un problema che diventa politico: la Commissione Disciplinare, Etica e di Controllo UEFA prenderà una decisione in merito,  sconfitta a tavolino?  Tendere a dichiarare la partita annullata? O addirittura un sorteggio per decretare il risultato finale qualora la decisione non dipenda dalle due federazioni? Un’eventualità non smentita anche da Thomas Giordano, tra i responsabili media dell’Uefa, che ha parlato a VG.no: “Tutti i casi sono diversi. Non posso dire sì o no, posso solo dire che queste sono le regole. C’è un comitato indipendente, lo esamineranno e decideranno. Si tratta di un caso abbastanza nuovo e senza precedenti, quindi è difficile per me dire qualcosa sull’esito”. Juventus – Napoli in replica europea

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