
Allo stadio ‘Maradona’ Napoli batte Rijeka. Nel nome di Diego.
Napoli-Rijeka 2-0 (40′ aut.Anastasio; 74′ Lozano)
E’ la prima senza Diego. Lo stadio ‘Maradona’ ha accolto per la prima volta il Napoli, capace di battere il Rijeka nonostante la testa fosse palesemente altrove; la partita era però iniziata 24 ore prima del suo fischio d’inizio con il lungo pellegrinaggio verso quello che diventerà lo stadio intitolato a Diego Armando Maradona. Messaggi, fiori, striscioni, qualunque ricordo si è accalcato al di fuori del San Paolo, l’omaggio di Insigne con i fiori in Curva B ha fatto da preambolo al commovente minuto di silenzio in omaggio del ‘Pibe de Oro’ con i giocatori del Napoli vestiti, tutti, con la maglia numero 10. Brividi ed emozioni nell’immediata vigilia di un match che ha proposto un Napoli non brillantissimo ma capace di far valere il suo maggiore tasso tecnico nonostante diverse imprecisioni in fase difensiva. Alla fine ne è scaturito un 2-0 che, nel finale, la squadra di Gattuso avrebbe potuto arrotondare date le numerose palle gol create e non sfruttate a dovere. Restano i tre punti conquistati e una corsa verso i sedicesimi di Europa League che passerà dalle sfide contro Real Sociedad e AZ Alkmaar che hanno, invece, pareggiato 0-0 in Olanda.
In avvio subito occasione per Elmas che spara alto sulla traversa; Ci riprova Diego Demme a segnare nel ricordo di chi gli ha donato il nome, ma la palla non gira bene. Al 22′ tiro di Petagna da fuori, tra le braccia del portiere croato. Tocca a Politano con la punta avere una ghiotta chance ma la palla non entra in porta. E’ il Rijeka però che tensa di impensierire un Napoli distratto sfruttando gli errori degli azzurri, e al 33 addirittura sfiora il vantaggio con Muric; pochi minuti dopo Di Lorenzo -lasciato solo in area croata- viene pescato bene in area di rigore ma il suo tiro viene respinto a mani aperte dal portiere. Al 40′ serve un’azione personale di Zielinski per battere il Rijeka, beffato da un’autorete di Anastasio (italiano e cresciuto nel settore giovanile del Napoli) nel tentativo di evitare il tap-in vincente di Politano.
Nella ripresa, il Napoli si è troppo spesso esposto alle ripartenze del Rijeka, ha avuto ancora diverse chance ma senza dare l’impressione di avere la cattiveria necessaria per chiudere il match. Con gli ingressi di Lozano, Insigne e Mertens, l’attacco di Gattuso si è ravvivato, portando imprevedibilità e qualità; e alla prima occasione proprio Lozano, servito col contagiri da Insigne, ha portato il risultato sul 2-0 al 74′. Acquisita, di fatto, la vittoria, gli azzurri – passati al 4-3-3– hanno provato ad arrotondare il punteggio, con Insigne che più di una volta ha sfiorato del 3-0. Alla fine il Napoli ha portato a casa tre punti preziosi in una serata in cui la tristezza per la scomparsa di Maradona non riesce a essere mitigata da un successo che avvicina il Napoli alla qualificazione ai sedicesimi di Europa League
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