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Amir Rrahmani: “Sì, Napoli è una nuova casa”

Il Tottenham, l’Arabia, un club della Bundesliga ed uno della Serie A hanno fatto offerte importanti per Amir Rrahmani che dall’estate del 2020 indossa la maglia azzurra. Accanto a Koulibaly è diventato l’insostituibile e con il Napoli ha alzato al cielo due scudetti. Ora la ss calcio Napoli è pronta a rinnovare il suo contratto in scadenza nel 2027 per prolungarlo sino al 2029, ovvero fino ai 36 anni che potrebbe significare chiudere la carriera con la maglia azzurra. Mai al centro dei riflettori, soltanto da pochi mesi si è iniziato a parlare di lui come uno dei migliori centrali europei riconoscendogli la grande statura e personalità. E in un post dichiara orgoglioso:In questa squadra io sono un Leader”. Ora, in attesa che superi l’infortunio, Amir Rrahmani ha rilasciato un’intervista a Cronache di Napoli che è quasi una conferma al prossimo rinnovo, non solo alla squadra del Napoli, ma proprio a Napoli città com’è stato anche per Leonardo Spinazzola.

“Io vivo 11 mesi qui e che solo un mese torno a casa, in Kosovo. Sì, Napoli è una nuova casa. Infortunio? Sto meglio e sto lavorando per cercare di rientrare il prima possibile. Non sappiamo ancora in quale partita potrò rientrare ma dobbiamo essere preparati e soprattutto non rischiare nulla. Sono fermo da tanto tempo e perciò bisogna fare le cose con calma. E poi non è importante in quale partita ma che io rientri il prima possibile e soprattutto che sia sicuro in campo”.

Leader?  Sì, mi sento leader. Perché, vuoi o non vuoi, sono da tanti anni a Napoli e ad avere questa ‘anzianità di servizio’ siamo pochi. Poi ovviamente ognuno ha la sua responsabilità di essere leader, ognuno lo è a modo suo: qualcuno lo è in maniera più ‘rumorosa’, qualche altro lo è invece in silenzio. Ma alla fine siamo accomunati tutti dall’idea di portare sempre più in alto il Napoli”.

È il Napoli più forte in cui abbia giocato?   Onestamente non so dirlo e non è una risposta politica perché negli anni abbiamo avuto giocatori veramente molto forti. Credo che non riuscirei a rispondere anche se dovessi pensarci per giorni e giorni”.

E’ arrivato Kevin De Bruyne: come è entrato nel vostro spogliatoio?  E’ un ragazzo bravo, intelligente che ha saputo subito entrare in sintonia col resto della squadra. Questo però anche agevolato dal nostro spogliatoio. Negli anni sono venuti tanti giocatori che sono subito entrati in sintonia con noi perché il nostro è un gruppo molto aperto, ha sempre accolto chi arrivava. Kevin è per noi è un giocatore fondamentale: gli staremo vicino perché solo aiutandoci uno con l’altro possiamo portare il Napoli in alto”.

Al di là della concorrenza interna“E’ una cosa normale nelle grandi squadre dove ci sono almeno 2-3 giocatori importanti per ruolo. Ma noi non facciamo distinzione, ci supportiamo tutti a vicenda. Perché alla fine quello che conta non è il singolo ma il risultato a cui la squadra arriva.

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