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Ancora una impresa di 11 eroi che vincono dominando

Contro la Sampdoria il Napoli ha sfoderato ancora una prestazione di grande spessore per una vittoria che dà senso all’impresa  all’Allianz Stadium.  Una vittoria di misura che un arbitro molto distratto non ha ritenuto fosse diverso.  Ma resta un dettaglio, l’ennesimo in una stagione in cui il potere in campo del Napoli fa veramente paura. Il Napoli in credito con la fortuna e soprattutto con la classe arbitrale, ha dominato la Samp nonostante mancassero ben 9 titolari e con l’infortunio di Insigne, Spalletti ha visto la panchina desolatamente vuota.

Ma Napoli-Sampdoria era anche la partita di “rottura” con quello che poteva diventare un tabù Maradona dove il Napoli è stato sconfitto da Atalanta, Empoli e Spezia. 2022 per dire che almeno questa maledizione è stata superata dopo che in 24ore la Società ha potuto comunicare il rientro a breve di Osimhen, finalmente negativo e soprattutto Spalletti che ha ritrovato la panchina da grande regista. La luce comincia ad intraverdersi.

E il Napoli è sceso in campo con uno Zielinski in meno e un Elmas e Petagna in più dettando legge sin dal primo minuto non concedendo spazi ai doriani. Al 16° , in area di rigore Petagna viene abbrancato e un secondo dopo anche Mertens abbattuto: per Di Bello non c’è nulla. Si prosegue tra il silenzio dei commentatori che sorvolano e il Napoli continua il suo spettacolo. Al 28°, la lunga corsa di Insigne si interrompe facendo ben capire che era arrivato a capolinea: così, due minuti di inutili tentativi per lasciare il posto a Politano.  Il Napoli non si arrende e al 36°, proprio Politano scodella per tre maglie rosse: Juan Jesus accetta l’invito e insacca. Ma il Var annulla. Al 43° però, mentre tutti si interrogavano se su Mertens fosse stato commesso fallo, Petagna apriva a compasso e di sinistro insaccava al volo battendo Audero.

Il resto, sino al 93° è un Napoli di grinta, di personalità, di compattezza, di audacia, che a ranghi completi avrebbe dovuto vincere con lo stesso risultato dell’andata (4-0).

E pure, la tanta sfortuna dovuta a Covid e Coppa d’Africa, ha fatto scoprire virtù occultate dalla presenza dei titolari. Anguissa, Koulibaly, Osimhen, la spina dorsale del Napoli quasi mandava nel dimenticatoio Juan Jesus, Lobotka/Demme e Petagna. In assenza di “quel” Napoli, Spalletti ha inventato un altro Napoli con giocatori che avevano bisogno di certezze. E contro la Samp, Juan Jesus aveva sussultato per la rete, poi annullata e Petagna ha finalmente legittimato la sua permanenza dopo quel gol di testa al Genoa che indusse Spalletti a impedirne la cessione.

 

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