APPRENDISTATO NELLO SPORT; per Gravina “uno splendido gol”
Il Consiglio dei Ministri ha approvato la scorsa settimana, nell’ambito della legge di bilancio, il modello di apprendistato nell’ambito del calcio. Si tratta di un rapporto di lavoro che viene definito anche “contratto di mestiere”. La finalità è far apprendere al giovane, tra i 18 ed i 29 anni per le aziende e fino ai 23 anni per le società calcistiche, la professione direttamente sul campo. Si tratta di una prima vera svolta nello sport italiano con una formazione ad alto livello ed attività lavorativa che vanno a coincidere. E’ necessaria la nomina di un tutor da parte delle imprese.
Secondo il presidente Gravina, l’elaborato al vaglio dei due rami del Parlamento è “uno splendido gol”, un atto rivoluzionario che potrà generare ricadute positive in ambito economico, ma soprattutto in campo sociale. Si tratta di un importante percorso lavorativo adeguato per l’inserimento nel mondo del lavoro una volta appese le scarpette al chiodo. Questo consentirà ai giovani atleti di giocare e, nel contempo, studiare, laurearsi, partecipare a corsi e maturare abilità fuori dal mondo del calcio. Vantaggi anche per le società perché, offrendo un servizio sociale, otterranno una sostanziosa riduzione delle tasse sugli emolumenti.
La cosa coinvolge anche la serie A ma soprattutto la serie B e la serie C. Per Gravina, che ha anche sottolineato il valore dell’inserimento del docente di educazione motoria nella scuola primaria, si tratta di una vera e propria svolta in grado di favorire allo stesso tempo la crescita dei ragazzi e di tutto il movimento sportivo.




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