
Arriva a Napoli il Verona con la mente sgombra
Il Verona pensa al futuro e Ivan Juric ha già tracciato un primo bilancio di questa stagione. «Credo che quest’anno la squadra abbia disputato un campionato favoloso. Giocarsi per il secondo anno di fila la possibilità di rimanere alla sinistra della classifica lo considero un risultato straordinario. Quest’anno c’è stato un calo, sopratutto mentale, anche perchè non tutti i giocatori hanno dato allo stesso modo. Sicuramente, dopo aver raggiunto la salvezza, questa mancanza si è accentuata. Dal punto di vista strettamente calcistico siamo mancati sotto il profilo del tiro, delle reti sui calci d’angolo e dei dribbiling.” Il Verona ha raggiunto il 10° posto in classifica e difficilmente il Bologna a 41 punti, opposto alla Juventus potrà raggiungerlo, né può sperare nel 9° posto con la Sampdoria a 49 punti.
E tuttavia verrà a Napoli, con la mente sgombra ma sempre con quel piglio ostile che ha fatto degli scontri tra Napoli e Verona quasi una questione Nord-Sud. Maradona nel lontano 1984 prese coscienza del campionato italiano dovendo subire la pressione dell’energumeno teutonico Briegel che non gli consentì il minimo spazio; ed anche nell’anno dello scudetto fu così. Fantasmi del passato però che nell’era attuale si son quasi dissolti quando si è giocato nell’ex San Paolo. E’ ora di dare onore al Maradona dopo i tanti successi dall’anno della promozione in serie A in poi.
A Napoli scenderà in campo anche Mattia Zaccagni che a gennaio fu contattato e congelato dal Napoli che ancora lo guarda con interesse, e Fausto Pari, uno tra gli agenti dell’entourage di Mattia Zaccagni, intervistato a Radio Punto Nuovo ha detto: “Mattia sarebbe un ottimo acquisto per il Napoli. In un 4-2-3-1 può giocare in tutti e tre i ruoli dietro alla punta, in un 4-3-3 può giocare sia da mezzala sia da esterno offensivo. La sua posizione naturale, a mio avviso, è quella di mezzala”.
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