Marco Di Bello, della sezione di Brindisi, è stato designato per la direzione di Atalanta –Napoli in programma domenica alle ore 15. Di Bello sarà assistito da Alassio-Del Giovane. IV Uomo: Massa. VAR: Aureliano-Longo.
Marco di Bello, internazionale dal 1° gennaio 2018, ha debuttato in Champions League dirigendo un turno d’andata per i preliminari tra FC Bate Borisov e l’HSK Helsinki (0-0 e un turno di Europa League tra Rio Ave Fc e Jagiellomia Bialystok (4-4).
E’ un arbitro che sa farsi rispettare in campo accettando anche il dialogo con i giocatori, tuttavia in tanti ricordano un rigore inventato per il Toro che giocava contro il Crotone e nel 2016, in Lazio-Bologna (1-1) un rigore inesistente concesso per presunto contatto di Oikonomou su Wallace. Ma le polemiche più roventi riguardano un Juventus-Genoa (1-0) disputatosi il 23 Gennaio 2018. Il quotidiano genovese Secolo XIX gli assegnò un 4 in pagella motivando così: “Usa un metro di giudizio incomprensibile: alla Juve perdona tutto, al Genoa no. Grazia subito Benatia, non Spolli per fallo analogo. Grazia Lichtsteiner, Higuain e Alex Sandro, non Perin. Alla fine 5 gialli Genoa, 1 solo Juve. Imbarazzante.” Anche Maurizio Pistocchi ebbe a commentare la prestazione di Di Bello:“Se uno che è diventato internazionale e poi arbitra in questa maniera, qualcosa mi sfugge. Alcuni episodi sono stati sanzionati, altri identici stati valutati in tutt’altra maniera. Non capisco come un arbitro internazionale possa fare errori di questo tipo”. E conclude: “E’ brutto parlare sempre di arbitri ma non ci si può far prendere in giro”. Altro horror di Di Bello, a luglio dello scorso anno in Roma -Inter (2-2) con tutti i quotidiani sportivi d’accordo per un 4,5 in pagella.
Anche il Napoli nel recente passato, ha contestato alcune decisioni del signor Di Bello, come in Napoli-Cagliari (0-1) e contro il Parma, al debutto in panchina per Gattuso. Quest’anno ha diretto la seconda di campionato con il Napoli contro il Genoa. La partita fu vinta dagli azzurri ma per Di Bello molte furono le riserve sulla prestazione. Il CdS scrisse: “Decisamente sotto la sufficienza Di Bello che dopo pochi minuti aveva già commesso tre errori.” Ma l’errore più grave fu corretto dal VAR dopo che Di Bello aveva convalidato un gol irregolare. “Meret esce quasi al limite dell’area, – scrive CdS – mani protese in alto, ha iniziato già il suo movimento, su di lui, ruotando il corpo verso sinistra quasi di 45 gradi, piomba Buksa, il contatto sulla gamba destra del portiere azzurro (sicuramente anche imprudente) è netto e lo sbilancia (è in presa alta), Di Bello convalida il gol, Fabbri al VAR preferisce fargli vedere tutto, e fa bene: OFR e decisione sul campo cambiata. L’ultima direzione per gli azzurri, in questo campionato, è stata Lazio – Napoli vinta dagli azzurri al 94° grazie alla splendida conclusione di Fabian Ruiz. Tuttavia il Napoli ha molto da recriminare e il Corriere dello Sport, commentando l’operato del signor Di Bello, scrive: “Mettiamola così: se le cose vanno bene, con mestiere (o “furbata” arbitrale) che forse può permettersi con 133 gare in serie A, la porta avanti. Ma se il livello sale, Di Bello finisce per andare in difficoltà: perso un rigore abbastanza chiaro (complimenti anche a Massa, chissà che cosa faceva nel VAR).