Contropiede Azzurro

Atmosfera campionato: si parte

SuperScommesse e Fantacalcio sono all’opera ipotizzando le probabili formazioni: secondo un’ attenta osservazione degli ultimi allenamenti e delle amichevoli giocate dal Napoli, è logico pensare che Gattuso archivierà, almeno per ora il modulo del 4-2-3-1 e si presenterà con la squadra collaudata. La certezza è che dopo un nuovo giro di test, tutti i tamponi sono risultati negativi come ha annunciato la società azzurra sui canali social: “Ne approfittiamo per ringraziare in particolare Il prof Califano, il prof Portella, il dott Di Maro e il dott De Fazio della Federico II”.

E allora si parte con la probabile formazione: Ospina in porta; in difesa Manolas e Koulibaly centrali con Di Lorenzo e Mario Rui laterali; al centro Demme con Fabian e Zielinski laterali; in attacco Osimhen assistito da Insigne e Politano. Se il Napoli così fosse schierato vorrebbe dire che Gattuso ha deciso di continuare da dove ha lasciato e in attesa che si chiuda il mercato, punterebbe sul 4-3-3 che senza steccati, potrebbe mutar pelle con maggiore sicurezza nelle intese.

Se fosse quella indicata la formazione che scenderà in campo, l’unico giocatore “nuovo” ai meccanismi e alla Serie A, sarebbe Victor Osimhen che è un gioiello tutto da scoprire. Nelle prime uscite con squadre poco più che dilettanti, ha deliziato con giocate e gol da campione. Contro il Pescara è apparso spaesato e spesso fuori tempo nelle giocate. Di certo, il vero Osimhen non è il primo, non è il secondo. Viene da un campionato meno combattuto della serie A, è molto giovane e non ha alle spalle esperienze di grande spessore: Gattuso dovrà lavorarci, ma il campo e i suoi compagni saranno determinanti: se è arrivato a Napoli piuttosto che al Totthenam di Mourinho che pure aveva puntato su di lui, significa che il nigeriano ha stoffa.

A centrocampo il collaudato terzetto attuale  paga lo scotto dei paragoni: Hamsik-Jorginho-Allan : quello è stato (passato prossimo che sembra remotissimo) un centrocampo stellare anche se in tanti dimenticano le critiche feroci, ora per lo slovacco, ora per il brasiliano ma ora, con la partenza di Allan, è bene non voltarsi indietro e dare fiducia a Demme o a Lobotka nati per sudare ma non per far sognare soprattutto quando la squadra ha giocato a viso aperto con il baricentro avanzato.

La linea difensiva deve partire dalla certezza che Koulibaly resti in azzurro: poi si vedrà. Con Manolas c’è da sperare che migliori l’intesa soprattutto quando il centrocampo non fa filtro. Sulla sinistra il combattente Mario Rui non esente da qualche colpa veniale, è sempre affidabile in copertura come per l’intesa con Insigne; dall’altro lato Di Lorenzo dovrebbe riprendere l’entusiasmo della prima parte di campionato vedendo e rivedendo le sue giocate,  dimenticando però (si può? ) che Callejon non c’è.

In porta Ospina: non si è voluto far chiarezza e il problema potrebbe farsi sentire alla distanza.

Sulla panchina c’è poi un bel vedere con un’altra squadra al completo: Meret, Contini, Ghoulam, Hysaj, Rrhamani, Maksimovic, Luperto, Lobotka, Elmas, Lozano, Petagna, Mertens. Con 5 sostituzioni possibili, proprio la panchina farà la differenza di tutte le squadre meglio attrezzate: Il Napoli può contare su 5 difensori della linea difensiva e in avanti tre attaccanti di cui due “mobili”. Ora è il momento di pensare al campo: il mercato non intralci il cammino.