Contropiede Azzurro

Aurelio De Laurentiis si allontana da radio Kiss Kiss ritenendola provinciale

Una lunga chiacchierata di  Aurelio De Laurentiis a radio Kiss Kiss con Valter De Maggio che inizia con una domanda sul perché ritenga questo un campionato falsato. E De Laurentiis, a chiarire:: “E’ un campionato falsato perché nessuno ha avuto la cultura dell’azione meditata. Una controffensiva razionale che risponde alla legalità e alla logica, oltre che alla salute. Si può fare questo campionato o non si può fare? Se io non posso stare a contatto come tifoso, non posso neanche fare uno sport di contatto. Si può far fare i tamponi a chi va allo stadio, esibendo il certificato all’ingresso insieme al biglietto. Le decisioni si riflettono sulla testa dei club. Noi siamo qui per spendere i soldi in nome di un Governo assente e impreparato, sia quello politico sia soprattutto quello calcistico? Tutti buttano il sasso e nascondono la mano. Noi siamo la Lega, devo prendere coscienza che siamo degli irresponsabili, degli stupidoni. La UEFA deve fare il suo lavoro. Dovrebbero essere il nostro segretariato, invece si comportano come re e regina, FIFA e UEFA. Loro decidono. Adesso, se qualcuno sarà positivo al rientro dalle nazionali, quante cause irrinunciabili ci saranno contro la UEFA e la FIFA? Bisognerebbe chiedere molti danni. Non si mettono solo a rischio i campionati, si mette a rischio la vita. Questo è un gioco, ma anche un’industria. E’ inutile che la UEFA stabilisca il Fair Play Finanziario e poi ignora i diritti dei tifosi e delle società che li rappresentano”.

Poi l’affondo contro la Nations League che stasera già presenta Germania-Spagna: ”  Questa non è solo follia. Loro sono inadeguati. Tutti i vertici dell’UEFA devono andare a casa. Ci avete stancato Dovrebbero dare tutti le dimissioni. La UEFA è da rifondare, dovrebbe essere acquistata da tutti i club europei. Noi dovremmo chiedergli di andare a casa. Quanti anni sono che vediamo quella sigla e sentiamo quella musica? Non è moderno. I bambini scappano, ne hanno le scatole piene. E’ roba che ha fatto il suo tempo, così come ha fatto il suo tempo chi sta alla UEFA. Non è un problema anagrafico, ma culturale”.

Una domanda poi su Osimhen: “ Ha qualtà molto importanti. E’ un giovanissimo che ha perduto i genitori quand’era molto piccolo. E’ cresciuto in un Paese complicato, in una capitale di 14 milioni diviso in tre gironi: roba da Medio Evo, e questo ragazzo ha sofferto ma ha imparato cos’è la dignità e lui ne dimostra tanto.

Un accenno al Cardinale Sepe che ha fatto visita agli azzurri e, alla fine, l’attacco non previsto contro radio Kiss Kiss:  “Io mi sono bello che rotto le palle. E’ un calcio in bocca ai tifosi e il suo editore si ostina a fare una radio che si ferma al piano locale. Io ho 83 milioni di tifosi solo nel mondo occidentale e il tuo editore si ostina a fare una radio che non vuole emergere. Io dico basta, con questa radio non ci voglio più lavorare. Questa è l’ultima mia intervista a Radio Kiss Kiss”.

Qualche tentativo di Valter De Maggio  per  chiedergli di parlarne in privato non è valso per ADL che ha ribadito senza mezzi termini l’accusa verso  l’emittente di avere una visione troppo provinciale, per nulla nazionale.