Contropiede Azzurro

In attesa di Napoli-Inter, un bagno di umiltà

“Fragili oggi, granitici ieri”: le parole di capitan Di Lorenzo chiariscono in due battute una sconfitta che fa male. Ma – continua Antonio Conte – c’è delusione e anche da capire che le sconfitte non capitano per caso. L’anno scorso siamo andati oltre i limiti grazie alla compattezza”. E Di Lorenzo spiega “le sensazioni di campo: c’è sempre la sensazione che ci possono far male”. Una verità che va oltre i gol subiti e che richiama alla splendida vittoria contro la Fiorentina che negli ultimi dieci minuti fu a rischio. La squadra ha perso cattiveria e personalità e le ragioni le conosce soltanto Antonio Conte.

Le critiche sul modulo lasciano il tempo che trovano, piuttosto c’è da capire se qualcuno rema contro. C’è da capire se la mancanza di compattezza in campo non sia la conseguenza di uno spogliatoio che deve ritrovare l’amicizia e la voglia di aiutarsi.

Scott Mc Tominay, intervenuto ai canali ufficiali dell’Uefa, invita a guardare avanti: “Dobbiamo imparare a difendere meglio, soprattutto quando restiamo in dieci uomini, dimostrando più solidità rispetto a quanto abbiamo fatto negli ultimi dieci o quindici minuti di gara. Nel calcio c’è sempre un’altra partita che arriva subito dopo, quindi dobbiamo lasciarci alle spalle le emozioni e la delusione di questa serata e concentrarci su come migliorare. I due gol subìti nel primo tempo sono stati davvero particolari: nel giro di pochi istanti ci siamo trovati sotto 2-1, e fino a quel momento stavamo giocando abbastanza bene. Ma questo fa parte del gioco, può succedere.

E’ una stagione lunga e dobbiamo mantenere la calma. Non possiamo perdere la testa o lasciarci prendere da troppi pensieri. Serve pensare partita dopo partita, come ho sempre detto nel corso della mia carriera. Non è andata come speravamo, affatto. Ma c’è già un nuovo impegno alle porte, e il nostro obiettivo deve essere quello di crescere e migliorare”.

E dunque, mentre Di Lorenzo e Mc Tominay cercano di guardare avanti, Noa Lang sembra in disparte non sopportando di stare in panchina. Meglio che non dica nulla. Penso che ogni calciatore voglia giocare, no? Credo che questo dica tutto”.

“Un bagno di umiltà” – chiede capitan Di Lorenzo, che farebbe bene ad un giocatore che deve ancora integrarsi e che magari dovrebbe prendere esempio da Giovanni Simeone e Giacomo Raspadori che mai hanno espresso delusioni per non giocare se non spiccioli di partita in oltre due anni.

C’è Napoli-Inter sabato prossimo e tutti i tifosi vorrebbero vedere fame, rabbia e personalità.