Con un presidente come Massimo Cellino che non è propriamente un diplomatico, né uno psicologo, che impose alla squadra di presentarsi alla vigilia del lockdown, salvo poi ad allearsi con chi non voleva la ripresa del campionato, e con uno scatto a volere la ripresa subito dopo: ecco, con questo presidente un tipo come Mario Balotelli deve aver perso del tutto la bussola e oggi alla vigilia dei suoi primi trent’anni, dovrebbe chiedersi che cosa farò da grande oltre alle treccine di nuovo look apparse su Instagram.
Si è presentato ieri alla seduta di allenamento prevista per chi aveva giocato poco nella gara con il Torino diretto da Daniele Gastaldello e son bastati pochi minuti per avvertire un fastidio al polpaccio che lo ha costretto a fermarsi. Un’altra volta. Ormai da tempo tutti i giocatori hanno superato lo stop imposto dal lockdown, ma non lui che tra una gastroenterite e un mal di schiena è riuscito a creare un ultimo problema, ovvero un aumento di peso di oltre 8 chili rispetto al peso forma (92 Kg) che già di per sé è rilevante.
Ormai è una guerra legale fra il presidente e il giocatore – scrive Corriere.it – tanto che il patron biancazzurro ha già esercitato la clausola contrattuale con la quale l’accordo triennale sottoscritto con con Balo giusto nell’agosto scorso si scioglie automaticamente in caso di retrocessione. Significa che, se il Brescia, oggi penultimo, retrocederà prima della fine del torneo, Mario sarà immediatamente libero.
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