Strappare un punto all’Olimpico non è stato affatto semplice: la Roma ha combattuto per cercare di rifarsi dopo la brutta figura in Conference League, Mourinho ha studiato fare una grande partita. E’ stato il match più difficile fino a questo momento per gli azzurri, che non hanno sfigurato e hanno rischiato anche di vincere la partita. E’ stata partita vera all’Olimpico, e quasi stride con la bellezza della partita la direzione di gara di Massa; mancato rosso su Abraham alla fine del primo tempo, mancanza di uniformità nella concessione dei falli da una parte all’altra e nel finale chiude con l’espulsione senza senso di Spalletti, che stava semplicemente complimentandosi con lui. Poco male comunque, perchè la prestazione è stata ottima e il Napoli è riuscito a strappare punti in casa di una big del campionato, adesso senza avere nemmeno il peso delle nove vittorie consecutive.
E’ stata una partita intensa, combattuta, giocata con grande attenzione da entrambe le squadre. La Roma ci ha messo tutta la voglia di voltare pagina dopo la tremenda sconfitta di Bodo in Conference League, il Napoli la carica per riprendersi il primo posto in classifica. Mourinho ha bocciato le seconde linee (Villar, Diawara, Kumbulla, Reynolds e Borja Mayoral spediti in tribuna) e ha scelto la stessa formazione che aveva perso immeritatamente a Torino con la Juve, Spalletti ha riproposto Politano esterno e recuperato Zielinski a centrocampo. La Roma è partita meglio, ha subito spaventato Ospina con Pellegrini e Zaniolo e poi ha sprecato con Abraham (anche acciaccato per un botta subita) una clamorosa occasione dopo un’indecisione del distratto Zielinski. Il Napoli è cresciuto gradualmente nel primo tempo, e Osimhen, Zielinski e Insigne impensieriscono Rui Patricio (4 i tiri degli azzurri contro i 3 della Roma). Nel finale Mancini cade addosso a Osimhen al limite dell’area per allontanare il pallone; il nigeriano nel rialzarsi sfiora la gamba del difensore giallorosso, che si rantola per terra e cerca in ogni caso di provocare il bomber azzurro. Rischia il rosso prima dell’intervallo Abraham (già ammonito per essere rientrato in campo senza permesso) che alza troppo la gamba e colpisce al volto Zielinski.
La ripresa comincia con il Napoli che prova ad alzare il baricentro e schiacciare la Roma nella propria trequarti. Gli uomini di Mourinho sembrano subire il palleggio avversario, vanno un po’ in affanno e al quarto d’ora rischiano di capitolare: splendida imbucata di Ruiz per Politano, cross basso per Osimhen che viene chiuso in scivolata da Mancini, la palla rimbalza sul palo e finisce a Mario Rui tutto solo, murato però in corner da uno straordinario intervento di Karsdorp. Sul calcio d’angolo è ancora chance per Osimhen, ma il suo colpo di testa bacia la traversa e si spegne sul fondo. Dopo 20′ in apnea la Roma si sveglia e ha una grande chance con Pellegrini, ma la spaccata del capitano sulla palla morbida di Karsdorp sibila solamente a lato dell’incrocio. L’occasione più clamorosa capita però sulla testa di Mancini sugli sviluppi di una punizione dalla trequarti, ma la sua zuccata schiacciata a terra finisce incredibilmente a lato del palo. Il finale è piuttosto incandescente, le squadre si allungano e i ribaltamenti di fronte si susseguono, ma i portieri restano di fatto spettatori. Il palcoscenico lo rubano invece i due mister: all’82’ Mourinho reagisce platealmente a un mancato fischio di Massa e si becca il secondo giallo, mentre dopo il triplice fischio è Spalletti a vedersi sventolare in faccia il rosso inspiegabilmente, dato che il tecnico toscano stava semplicemente complimentandosi con l’arbitro per la direzione di gara