Chapeau a Bergonzi che chiede scusa
Alla fine della bagarre per il rigore concesso al Napoli, sembra più l’Inter uscirne con le ossa rotte per “il torto subito” che il Napoli vincente per merito. L’audio del VAR, dovrebbe chiudere definitivamente la questione lasciando -al più- dei dubbi da bar dello sport sempre esistiti in ogni partita.
Dopo lunga consultazione, al VAR si sente la decisione finale: “Ragazzi non possiamo levarlo perché c’è un contatto e non possiamo entrare nell’intensità del contatto. Lui non si allarga per cercare…ma solo per proteggere palla. Il rigore è confermato. Se ti dicono che Di Lorenzo allarga la gamba, non allarga la gamba ma protegge il pallone e Mkhitarian lo prende da dietro sul polpaccio“.
Si rassegni Luca Marelli, e chapeau per Mauro Bergonzi che alla trasmissione Rai annuncia urbi et orbi che “Di Lorenzo si allarga in modo improprio a creare un inganno, per me qua non è mai calcio di rigore e ci poteva stare il cartellino giallo per l’antisportività del giocatore del Napoli”; per poi chiedere scusa : “ Io alla Domenica Sportiva ho dato solo un parere tecnico sull’episodio arbitrale. Mai mi sarei permesso di pensare o definire Di Lorenzo un calciatore antisportivo, anche perché non lo penso, lo reputo un ottimo calciatore, un ragazzo per bene, mai avrei potuto pensare una cosa del genere”. Eppure lo ha detto.
Ma è bene chiudere definitivamente l’argomento inventato con l’opinione di un grande giornalista qual è Xavier Jacobelli intervenuto a “Salottto Azzurro” in onda su Otto Chanel: “Tanta confusione su quell’episodio e non sulla prestazione strepitosa del Napoli ed è questo che secondo me dispiace, per il modo di fare informazione. Per quanto concerne tutto quanto è accaduto nell’occasione dell’episodio al centro delle discussioni delle polemiche, io penso che si debba partire da un dato di fatto, che il rigore ci fosse. Perché quando un giocatore, nella fattispecie un difensore che si trasforma in attaccante, entra in aria e viene steso, tutte queste dissertazioni sull’intensità e non intensità sono facezie e minuzie. E’ un dato di fatto incontrovertibile e spero tanto che anche gli arbitri, gli assistenti e il VAR capiscano una volta e per tutte che le regole devono essere chiare. Se un giocatore entra in area e viene falciato, è rigore e basta! Non è che bisogna andare a misurare con l’intensitometro se il giocatore avversario è intervenuto con l’intensione di e bla bla bla, perché ne ho sentite davvero di tutti i colori.”




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