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Bologna-Napoli, una sconfitta annunciata?

Ancora una sconfitta del Napoli Campione d’Italia che lascia negli spogliatoi il triangolino affrontando ogni partita senza quell’energia un po’ misteriosa che possiede soltanto chi vuol vincere. Al Napoli è mancata finora la scintilla, eppure ha vinto nonostante gli infortuni, nonostante un’atmosfera pesante che non aiuta l’ambiente Napoli. Ma non basta.  Ora c’è la sosta che potrebbe risultare positiva per lasciare respirare altra aria ai tanti giocatori convocati dalle rispettive nazionali, a patto che al rientro non si debbano constatare altri infortuni.

Restando all’oggi, il Napoli ha mostrato limiti nel gioco, nel ritmo, nella cattiveria di aggredire con uno spreco di energie di tanti giocatori non in condizione, o meglio, poco concentrati. Ne risulta un gioco noioso, sterile che non fa temere, né esultare. Così il primo tempo di Bologna-Napoli finisce per inerzia.

Ma è nel secondo tempo che il Napoli lascia che sia il Bologna ad accendere quella scintilla che illuminò tutto il campionato azzurro dello scorso anno: al 5° minuto, dopo un accenno di reazione azzurra al palleggio, ecco che Orsolini fa partire un’azione per Cambiaghi che con un cross raggiunge Dallinga che defilato, beffa Milinkovic Savic. Sarebbe normale sotto di un gol, attendersi una reazione feroce avendo tutto il secondo tempo a disposizione. Per i tifosi, anche la speranza di una rimonta, ma per chi il calcio lo vive ogni giorno come Antonio Conte, si percepiva che la forza nervosa per aggredire un avversario che toglieva il respiro agli azzurri, non c’era. Così al 66°, arriva l’uppercut: il Napoli cerca di rialzarsi, con Neres e Lang che cercano di riaprire la partita. Ma arriva il 2-0 finale. E si farà il punto della situazione.

Dunque un Bologna più cattivo e organizzato ha sconfitto i Campioni d’Italia: resta però altro amaro in bocca per l’arbitraggio del signor Chiffi che ha consentito un atteggiamento intimidatorio di alcuni giocatori del Bologna che se la sono cavata a danno degli azzurri che hanno rimediato anche il giallo. Il signor Chiffi, forse sospinto anche lui dal tifo del Dall’Ara, ha consentito che la vittoria fosse servita su un piatto d’argento. Il Napoli avrebbe perso comunque, ma gli arbitri dovrebbero tutelare tutti i calciatori e non lo ha fatto. Ma il signor Chiffi non è nuovo a prestazioni non esaltanti e già in Milan-Napoli ( del 28 settembre) meritò un 4,5 in pagella dal Corriere dello Sport con queste motivazioni:” Il solito Chiffi: che non decide, che aspetta un suggerimento, una dritta, che non è centrato sulla partita, si trova sempre in mezzo all’azione. Commette errori gravi, non all’altezza: manca un rigore, il rosso arriva col sostegno.”

 

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