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Caos Barcellona: oltre 20mila firme per detronizzare Bartomeu

Alla fine anche Mundo Deportivo, la stampa amica del club, riporta la notizia della raccolta di firme per indire un referendum contro il presidente Bartomeu, protagonista – secondo le parole di Lionel Messi – di una gestione disastrosa. Di firme ne bastavano poco più di 16mila, ma ora superano abbondantemente le ventimila sufficienti quindi per andare avanti col processo di impeachment di Bartomeu.  Come chiarisce la Gazzetta dello Sport, il Barça ha 10 giorni per pronunciarsi, poi una volta convalidate le firme deve convocare il referendum nel quale i soci decideranno le sorti dell’attuale giunta direttiva. Si voterà per arrivare a dimissioni anticipate, che potrebbero costare molto caro a Bartomeu, chiamato a coprire con la fideiussione depositata al momento dell’apertura della sua candidatura eventuali perdite economiche del Barça. Che sono ingenti.

Il  “trono”  di Bartomeu traballa e Lionel Messi che ha tentato di andar via non dal Barcellona ma da una squadra “non rappresentata” da lui, in un’intervista a Goal.com, ha dichiarato : “Da tempo non c’è un progetto, non c’è nulla. Fanno giochi di prestigio e cercano di tappare i buchi”. E il rischio che Bartomeu , costretto ad andar via debba pagare di tasca propria per la pessima gestione, diventa assai concreto. E in queste ore, dopo la pronuncia della Federcalcio spagnola che non riteneva Koeman iscritto come allenatore, è giunto un comunicato dall’ex tecnico Quique Setien che ha dichiarato di aver ricevuto notizie dal Barcellona soltanto ieri rispetto al licenziamento del 17 agosto. La società – ha chiarito – non ha offerto alcuna liquidazione e ha disposto che i membri del suo staff saranno ricollocati non si da dove. Setien, a fronte di tale comportamento, ha annunciato la causa al Barca e ciò rende impossibile iscrivere Koeman come allenatore.

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