I conti non tornano. Non tornano proprio quando si parla della Juventus. Perché senza dover sostenere esami di storia sulle vicende legate al club più blasonato d’Italia, si ha l’impressione che tutto sia consentito ad una società che pure ha tante macchie nere su quel bianco che cerca di farsi strada Paolo Ziliani in un twitt accusa: “Calciopoli esplose perchè la Procura di Torino indagando su altro scoprì le malefatte di Moggi. Il caso Suarez è scoppiato perchè la Procura di Perugia indagando su altro ha scoperto i traffici illeciti di Paratici. Domanda: e se la magistratura provasse a indagare sulla Juve?” Ma anche Mario Sconcerti, ospite a Stadio Aperto su TMW Radio, ha detto: “ A prescindere dalla Juventus o meno, è una brutta storia, che schizza addosso del liquido maleodorante”.
La vicenda Suarez è realmente una brutta storia per la quale però la Juventus rischia poco o niente come ha confermato l’avvocato Ruggero Distaso, esperto di diritto sportivo intervenuto a Radio Punto Nuovo: “Nel caso della Juventus è responsabilità diretta: nella peggiore delle ipotesi rischia al massimo due punti di penalizzazione”.
Tra le pieghe della burocrazia dorme intanto l’altro fascicolo che riguarda Ronaldo in fuga dalla bolla che negò le sue colpe con una frase oltraggiosa: “ Un signore dall’Italia dice che non ho rispettato il protocollo, voglio dire che l’ho rispettato e sempre lo rispetterò”. Il Signore in questione è un “pezzo” dello Stato italiano, un Minietro, che rispose: “La notorietà e la bravura di certi calciatori non li autorizza ad essere arroganti, irrispettosi verso le istituzioni e a mentire: anzi, più si è noti più si dovrebbe avvertire la responsabilità di pensare prima di parlare e di dare il buon esempio – e poi la stoccata al telefono con l’Ansa – “Non ho intenzione di proseguire all’infinito su questo tema: confermo quanto detto ieri relativamente all’abbandono dell’hotel di alcuni giocatori della Juve, basandomi per giunta sui messaggi del club alla Asl di Torino”.
Due episodi gravissimi di “dispregio delle regole” che non trovano sanzioni al momento, né in futuro. Ronaldo e i seguaci che violarono la bolla rischiano al massimo una multa di 400/500 euro. Se accertato il coinvolgimento della società nell’affaire Suarez, la Juve rischierebbe uno/due punti di penalizzazione. Sanzione che magari andrebbe classificata “per lealtà sportiva in contrapposizione con la slealtà del Napoli”
Il Napoli, per aver obbedito all’ASL ha già sulla “fedina” della classifica 1 punto di penalizzazione ed una partita persa per decisione di una giustizia che di sportivo ha molto poco. Se vi saranno condanne penali per Paratici, (inquisito), per il Club o per l’ASL di Torino che nulla ha fatto per impedire o sanzionare la violazione della bolla, sarà la Magistratura, nei tempi e nei modi a decidere. Ma la Giustizia Sportiva deve dare un senso al campionato, e alla svelta.
Il Giudice Sandulli prima di emettere la sentenza in Corte d’Appello, si augurava che non fosse il Covid a decidere il campionato. E forse, a questo punto sarebbe il male minore.
Per la questione “della fuga dalla bolla” poco sono state considerate le conseguenze perché se se Ronaldo fosse rimasto al J Hotel fino al termine dell’isolamento come altri suoi compagni convocati in Nazionale non sarebbe venuto a contatto con José Fonte, risultato positivo. E’ andata bene: tutti felici, ma un cittadino qualsiasi è giustamente ritenuto un untore. Non Ronaldo.
I conti non tornano.