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Cessione Catania Calcio: si va in tribunale

Ed alla fine piovve.
Alla fine di una lunga telenovela, il momento della svolta sembra arrivato: ci ha pensato la Procura di Catania, per iniziativa del sostituto procuratore Fabio Regolo, a mettere spalle al muro l’attuale governance del Catania, che poi è la stessa della Finaria. Regolo ha presentato istanza di fallimento alla sezione fallimentare del Tribunale etneo con richiesta di immediato di azzeramento degli attuali vertici societari. In particolare, si evidenziano nell’istanza le presunte gravi responsabilità nell’operato dell’amministratore delegato Di Natale.

Ma tutta la governance attuale è messa in discussione con l’accusa di aver aggravato il dissesto e di aver portato la società etnea ad operare in assenza del capitale minimo di legge. La Procura fa anche cenno al fatto che la società Catania non ha depositato alcuna pianificazione industriale strategica, alcun piano di ristrutturazione serio e credibile che possa supportare l’ipotesi di gestire le passività scadute e in scadenza. L’udienza è stata fissata per il 25 maggio con il termine sino al 22 maggio per il deposito di note difensive.

Il Catania Calcio avrà l’ingrato compito di giustificare uno stato di insolvenza che va avanti da 5 anni e che impedisce alla società di assolvere regolarmente alle proprie obbligazioni anche per il venir meno del salvagente Finaria. Ora la palla passa alla cordata capitanata da Pagliara e Pellegrino, con l’appoggio del sindaco Pugliese, per dare in tempi brevissimi una risposta convincente e credibile: il tutto per salvare una società storica.
Con il ricavato della eventuale cessione, Finaria andrebbe a pagare la cauzione del concordato preventivo; il punto è che rischiano, in caso di fallimento di Finaria,  di perdere la cifra investita. Alla prossima puntata.

Alessandro Russo

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