Contropiede Azzurro

Che fatica battere questo Napoli: il ricorso alle regole

Che sia una stagione calcistica  diversa dalle altre lo dicono anche le classifiche dei campionati delle prime cinque nazioni del ranking Uefa: non c’è il solito predominio della supersquadra al comando ma nuove realtà che si affacciano, come la Real Sociedad, (in condominio con Atletico e Real) in Spagna, il Lilla in Francia, il Leverkusen in Germania e il Milan in Italia: tutte squadre che non sono in Champions League, tranne il Liverpool ora tornato al comando avanti al Totthenam.

Le grandi favorite ci sono, come il Real Madrid, il Bayern Monaco, il PSG, la Juventus, le solite,  che pure non sembrano imbattibili. Che sia colpa di un calendario troppo fitto, che siano gli spalti vuoti, che sia la crisi economica: nessuna è imbattibile. E in questo quadro tenta, o meglio cerca di tentare l’assalto il Napoli che può vantare una squadra, battibile, ma certamente adeguata alla stregua di tutte le big europee. Eppure i tentativi in Italia come in Spagna o Germania per fermare il nuovo che avanza si avverte.  Con maggiore discrezione, quanto meno non palese.

Con il Napoli si avverte un ricorso alle regole pur se altre società non le rispettano. E’ un dato di fatto e non vittimismo. In questo quadro di forze calcistiche europee, il Napoli è l’unica squadra che perde 3-0 a tavolino causa covid. L’unica penalizzata di un punto, causa covid. L’unica che non subisce falli in area degni di un rigore. L’unica squadra nella quale un giocatore manda a quel Paese (lettera maiuscola) l’arbitro che giustamente sente e giustamente, secondo il regolamento, estrae il cartellino rosso che equivarrà a due giornate di squalifica non addomesticabili. Le regole vanno rispettate. E se il Napoli mettesse in bacheca un terzo scudetto in bella vista mondiale sarebbe giustamente punita perché quello scudetto, quando la classifica segnava 91 punti, legittimi, non le fu assegnato perché come dicono i maldicenti, le fu scippato.