
Che sofferenza con la Sampdoria, ma il Napoli la ribalta grazie a Lozano
NAPOLI-SAMPDORIA 2-1 (20′ Jankto; 53′ Lozano , 68′ Petagna)
Il Napoli vince la prima partita ufficiale giocata in Serie A al “Diego Armando Maradona”, ma la squadra di Gattuso ha veramente due volti. Dopo un primo tempo difficile per via della grande prova della Sampdoria, brava a difendere bassa, coprire ogni spazio e colpire con ripartenze mirate e veloci, Gattuso l’ha vinta con i cambi: decidono la partita infatti uno scatenato Lozano- autore di un gol e di un assist- e Petagna,entrati entrambi a inizio ripresa al posto dei deludenti Fabian e Politano. Gli azzurri trovano la terza vittoria di fila in campionato dopo il ko contro il Milan del 22 novembre scorso: quella continuità che serve per non perdere il passo dalla testa della classifica.
Gattuso parte con 5 giocatori diversi rispetto alla gara di Europa League contro la Real Sociedad; in porta c’è Meret, la coppa di centrali è composta da Manolas e Koulibaly, sulla corsia di sinistra si rivede Ghoulam, titolare come nella gare contro l’Az; a centrocampo Fabian-Demme, davanti Politano-Zielinski e Politano alle spalle di Dries Mertens. Zielinski è l’uomo più pericoloso all’inizio del primo tempo: suoi sono i primi due tiri del Napoli, sui quali entrambi Augello deve impegnarsi. La Sampdoria di Claudio Ranieri è una squadra ben organizzata, e già a inizio primo tempo rischia di passare in vantaggio con il colpo di testa di Thorsby su calcio d’angolo, ma Ghoulam è bravo ad allontanare prima che la palla entri. Al 24′ Jankto- lanciato in profondità da Verre- parte in contropiede e da sinistra fa partire un missile sul primo palo,con Meret fulminato: è vantaggio Samp. Nei primi 45 minuti il Napoli ha rischiato più volte di essere preso d’infilata, ciò anche a causa della poca consistenza del suo centrocampo; Ghoulam- decisamente non in forma- lascia partire uno dei suoi pochi cross e Mertens di testa in tuffo impegna Audero, che respinge e dopo blocca; nessuno del Napoli è stato però pronto a ribadire in porta.
Gattuso, nonostante la benda a un occhio e poi gli occhiali indossati in panchina, ha messo a fuoco bene le difficoltà e nell’intervallo ha dato la svolta: Lozano e Petagna per Fabian e un distratto Politano hanno cambiato volto al Napoli. Il messicano è stato travolgente: al 53′ Insigne ruba palla a Candreva al limite e serve Mertens, bravissimo a mettere una palla al centro sul quale il messicano si fionda, segnando di testa il suo sesto gol stagionale in maglia azzurra; sempre Lozano al 61′ stampa un bel destro sul palo. La partita ha bisogno di un’ulteriore scossa, al 59′ entrano Mario Rui e Bakayoko per Ghoulam e Demme (non al top stasera). Al 68′ il Chucky punta Augello– fino a quel momento il migliore dei suoi- lo supera sulla fascia e mette un assist al bacio per il colpo di testa vincente di Petagna che corre ad abbracciare Gattuso: in 18 minuti partita ribaltata, anche se il Napoli ha dovuto lottare e soffrire fino alla fine perché più volte ha mancato il tris. Nel finale per gestire c’è spazio anche per Lobotka al posto di un buon Zielinski; al 76′ è Manolas che esce bene palla al piede in contropiede, lo scarico è a destra per Mertens che calcia non perfettamente addosso ad Audero, bravo comunque a mandare in angolo. Inconcepibile la brutta reazione di Ramirez su Mario Rui, che da il via a una mini-rissa in cui è coinvolto anche Insigne: tutti e tre i giocatori vengono poi ammoniti da La Penna, ma per il resto la partita è in totale gestione.
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