
Chiariello: “Gattuso grande uomo, ora sta cominciando a dimostrare anche l’allenatore che è”
Umberto Chiariello, nel suo consueto Editoriale a Campania Sport su Canale 21, ha parlato di Gattuso e del progetto Napoli intorno all’allenatore calabrese. Queste le sue parole:
“Non si è spento l’eco della vittoria del Napoli sulla Juventus: sia per motivi tecnici che extracalcistici. Gattuso ne esce ingigantito nei confronti di Sarri: dal punto di vista tecnico ed extra sportivo. Intanto Gattuso ha chiesto di togliere le multe: nessuna risposta precisa, ma l’ambiente ora sembra completamente ricompattato. Ribadisco un concetto: quando Gattuso è arrivato io dissi di essere tiepido. Non sapevo della validità del tecnico, ma ero sicuro sull’uomo. Non a caso Gattuso come ha visto Allan o Lozano mollare di un centimetro, li ha buttati fuori. Poi è stato apprezzato anche per i suoi valori da allenatore: ha cominciato a dimostrare. Non andiamo troppo per le lunghe, il futuro passa per il finale di campionato e poi tentare l’impresa di Barcellona: ora, con l’Europa League in tasca, non ha tante pretese. Purtroppo sarà molto difficile rimontare l’Atalanta: dobbiamo aggrapparci al Ringhio-Pride. La goccia scava la roccia: a goccia a goccia si fanno i mari. Dunque piano piano, vediamo di andare avanti”.
Sui festeggiamenti Chiariello ha dichiarato:
“Ha tenuto banco poi l’indignazione per i festeggiamenti dei tifosi azzurri: ho sentito Remuzzi, uno scienziato importante. Ha stigmatizzato fortemente l’accaduto: è stato un contagio emotivo, una festa spontanea. Difficile pensare che una città possa gestire il tutto con intelligenza. In tanti si sono pentiti di aver fatto ripartire il calcio: queste sono le conseguenze. Ora però si ha avuto un esperimento sociale molto importante: se entro 15/20 giorni a Napoli non accade nulla di grave, ecco che dobbiamo riconsiderare il contagio del Covid-19. Dai campioni analizzati – ha detto l’esperto – pare che il virus stia perdendo intensità”.
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