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Ciccio Baiano: “Il Napoli è una squadra forte, mi auguro vinca il campionato”

Francesco Baiano, per tutti Ciccio, ex attaccante anche del Napoli, ha parlato a 1 Football Club su  1 Station Radio 

Quale è stato l’attaccante più decisivo tra le squadre in testa alla classifica?

“Sicuramente delle tre, tra Inter, Napoli e Milan, penso Osimhen. Ha determinato anche se non ha fatto tante partite tra infortuni e Covid. Quando ha giocato è stato più determinante degli altri attaccanti delle altre squadre”.

Sei stato più simile a Mertens o Insigne come ruolo?

“Più Mertens perché giocavo come esterno e poi sono diventato prima punta. Fu un’invenzione di Zeman a Foggia, poi a Firenze ho trovato uno dei più grandi attaccanti nella storia, Batistuta. Lì mi sono adattato come seconda punta. Metteva le scarpe “a guanto”, erano su misura, le sue dita dei piedi si notavano sulla scarpa. Erano precise”.

Come vedi il futuro della Fiorentina?

“Non ci voleva tanto a fare meglio degli ultimi tre anni, quando lottava per non retrocedere. Con l’arrivo di Italiano ho visto un cambiamento totale di mentalità della squadra, è stato molto bravo perché da dove è partita la Fiorentina non sono arrivati tantissimi giocatori, 4 al massimo, ma il suo lavoro ha cambiato totalmente il modo di vedere calcio. Negli ultimi tre anni giocava nella propria area di rigore, giocando in contropiede e sperando in qualche risultato per non perdere. Con Italiano ha portato mentalità completamente diversa, andare su tutti i campi per giocarsi ad armi pari la partita. Si sono visti risultati importanti, +20 punti in classifica”.

Quest’anno, l’impatto maggiore lo ha dato Italiano o Spalletti al Napoli?

Sinceramente tutti e due. Se tu alleni una squadra che ha lottato negli ultimi anni per non retrocedere, secondo me è più facile fare risultati importanti. Peggio di quello non si poteva fare. Sono arrivati tre giocatori secondo me determinanti, ovvero Torreira, Gonzalez, Piatek. Cabral anche è arrivato, questi due non sono all’altezza di Vlahovic, è un grande talento che può ancora migliorare e diventare tra i migliori cinque in Europa. Spalletti aveva un lavoro difficile, perché doveva portare la squadra minimo al quarto posto: vincere non è semplice e non è così scontato. Il Napoli è una squadra forte, mi auguro vinca il campionato, ma ci sono squadre che non sono migliori, ma sullo stesso livello del Napoli”.

 

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