Ciccio Baiano un ex del Napoli e dell’Empoli ha rilasciato un’interessante intervista alla Nazione. Come molti ricorderanno, Baiano fece parte di quel Napoli (84/85) che poi diventò campione. L’esordio in campo avvenne nel torneo successivo, a 17 anni, grazie a Ottavio Bianchi che lo fece esordire prima in Coppa Italia, poi in . L’anno successivo fu mandato in prestito a stagione 1986 Empoli e poi tornò al Napoli giocando.tre gare in Coppa Italia, e l’ultimo quarto d’ora di Real Madrid-Napoli (2-0),
Oggi osserverà il Napoli che arriva ad Empoli con il cuore a metà:
Domenica le due squadre si affrontano di nuovo, che partita ci dobbiamo aspettare?
«Sicuramente complicata per entrambe, anche perché nel campionato italiano non ci sono partite facili. L’Empoli ha bisogno dell’ultima manciata di punti per conquistare la matematica salvezza, mentre il Napoli deve vincere se vuol rimanere agganciato al treno scudetto».
Come si spiega il girone di ritorno disastroso dell’Empoli dopo un’andata eccezionale? 
«C’è stata questa metamorfosi in negativo, ma nella prima parte l’Empoli è andato oltre le più rosee aspettative e questo può avere ingannato un po’ tutti. Il campionato prima o poi, però, ti presenta sempre il conto. Da ex calciatore posso dire che in questi momenti anche inconsciamente può venire meno l’attenzione al dettaglio e la concentrazione. Tuttavia, come per il Napoli credo che i giudizi vadano dati valutando quelli che erano gli obiettivi e guardando l’insieme della stagione, che resta quindi estremamente importante per entrambe, visto che a Empoli si chiedeva la salvezza e a Napoli un posto in Champions
Quanto può pesare sui giocatori questa lunga mancanza della vittoria?
«Come un macigno perché quando i risultati non arrivano vedi tutto nero e perdi l’autostima. A Empoli comunque c’è molto equilibrio sia da parte della società, che lo ha sempre avuto, sia da parte dell’allenatore, che reputo un valore aggiunto, il quale nei momenti di euforia ha sempre buttato acqua sul fuoco e in quelli di difficoltà sta cercando di infondere fiducia ai suoi ragazzi».
Per chi farà il tifo?
«Come per quando giocano contro Fiorentina e Napoli sarò neutrale, mi auguro solo che sia una bella partita anche perché la cornice di pubblico sarà sicuramente splendida. I presupposti ci sono tutti dato che entrambe amano giocare a calcio, con l’Empoli che dovrà provare a pareggiare la differenza tecnica con determinazione, corsa e cuore come facemmo noi ai miei tempi. Di solito chi ha più fame alla fine vince, anche se poi in queste sfide contro grandi squadre, puoi magari fare la partita te e venir punito invece al minimo errore, perché vengono fuori le qualità dei singoli».
Per quanto riguarda la salvezza, può stare tranquillo l’Empoli?
«Sul fatto che riesca a salvarsi onestamente non ho dubbi, anche perché dietro non mi sembra che stiano correndo particolarmente. Spero semmai che la possa ottenere al più presto in modo da poter vedere magari in campo anche qualche ottimo prospetto della Primavera come Baldanzi. Sono sicuro che la società stia aspettando soltanto il  il raggiungimento del traguardo per lanciare in prima squadra qualche altro ragazzo del vivaio»