
Cicinho, una vita condizionata dall’alcol
Cícero João de Cézare, noto come Cicinho è un ex calciatore brasiliano di ruolo difensore. Nel 2007 viene acquistato dalla Roma per 9 milioni di euro al termine di una lunga trattativa con il Real Madrid fino al 2012 : dopo tante squadre fino al ritiro a 37 anni. Tuttavia la sua carriera è stata condizionata dall’alcool e tutta la sua storia è stata svelata da Cicinho nell’ultima puntata del programma ‘Ressaca’ su EPTV : “ Mi sono allenato ubriaco con il Real Madrid. Ho bevuto un caffè per togliere il fiato e mi sono inondato di profumo. Nella mia professione, quella da calciatore professionista, è stato facile. Non avevo bisogno di soldi per prendere un drink, la gente me lo dava felicemente nei ristoranti”. Ed ha proseguito nel percorso della sua vita: “Avevo 13 anni, è stato allora che ho provato l’alcol per la prima volta e non ho mai smesso. Vivevo in campagna, e nei fine settimana ci incontravamo con gli amici e uscivamo nelle piazze, nelle discoteche. Chiedevo ai più grandi di me di andare a fare la spesa da solo e ho bevuto di nascosto dai miei genitori e dalla polizia”.
“L’alcol ti circonda di persone a cui piace quello stile di vita e le persone che ti amano davvero vengono escluse. Quando colpiscono un muro e ti dicono che non va bene, non vuoi sentirlo. Ho un figlio di 15 anni e gli chiedo sempre scusa. A quel tempo aveva due anni e non lo capiva nemmeno bene, ma questo è stato registrato nella mia testa”. Cicinho parla poi di un altro momento buio. In giallorosso ha subito un grave infortunio al ginocchio con la rottura del crociato, una situazione che ha peggiorato i suoi problemi di dipendenza: “Facevo fisioterapia e poi tornavo a casa verso le 14-14.30, non smettevo di bere fino alle 4 del mattino. Arrivavo ubriaco all’allenamento, i dirigenti lo vedevano e tutto questo mi ha fatto cadere in discredito”
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