“Io voglio distruggere tutto e rifarlo”. Dichiarazioni dure, senza mezze misure, quelle di Rocco Commisso uscendo da Palazzo Vecchio, sede del Comune, dopo l’incontro col sindaco di Firenze Dario Nardella sullo stadio Artemio Franchi. “Va fatto per Firenze e per i tifosi, lasciate investire chi vuole investire. Ora si deve andare a Roma, al Ministero dei Beni Culturali, e mostrare ciò che vogliamo fare: spero che l’emendamento appena approvato sia stato fatto in questo senso. Ci sono problemi sismici, cadono i calcinacci, ci piove sopra, è veramente una cosa brutta. Mia moglie non è voluta entrare nei gabinetti. Firenze non si merita questo, ma una cosa bella, moderna, che aggiunge bellezza alla città. E i tifosi devono essere fieri del proprio stadio” ha aggiungo il patron viola.
Commisso attacca: “Lasciatemi buttare giù il Franchi, non è il Colosseo”
Commisso ha poi continuato ad incalzare:
“Non si può vedere una partita dalla curva, persino i vetri si appannano. Come posso chiedere i soldi ai tifosi per vedere una partita in queste condizioni? Sono più ottimista rispetto a qualche mese fa, ma dipende sempre da cosa ci fanno fare. Se il Ministero non ci darà l’ok, si terranno il Franchi così com’è. E coloro che ci diranno di no poi si prenderanno le proprie responsabilità. Controllo, velocità e tempi giusti, queste sono le mie condizioni. Il Franchi non è il Colosseo. Non voglio buttare giù il Ponte Vecchio, ma un impianto che in un Paese normale nel ventunesimo secolo non dovrebbe esistere. Domani mattina sarò a Campi, intendo vagliare tutte le opportunità”.