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Napoli, squadra di carattere

E dire che in tanti guardano la classifica del Napoli con la puzza sotto il naso, analizzando col sorriso beffardo la semplice e realistica filosofia di Antonio Conte di: “Chi vince scrive la storia, altri la leggono”. Disarmante nell’essenza, il concetto ricalca la celebre antica frase di Enzo Ferrari secondo il quale “il secondo è il primo dei perdenti”. Così nelle bacheche di Milan, Inter e Juventus si contano molteplici trofei conquistati negli anni senza analisi di qualità o meritocrazia ma di quantità.

Ora il Napoli dovrà giungere alla fine del campionato per capire verso quale direzione spira il vento che per troppi anni ha spazzato via ciò che si andava costruendo. Uno sguardo agli ultimi bellissimi anni con Benitez e Sarri dicono che hanno tracciato la strada dopo aver stretto un pugno di mosche in mano. E anche il primo anno di Spalletti a un certo punto subì una folata che fermò il Napoli che avrebbe potuto giungere in un ‘conflitto a tre’ sino all’ultima giornata. Le ragioni? Un arbitraggio scandaloso o la favola della notte in albergo a Firenze? Anno dopo anno il Napoli ha letto mentre altri vincevano.

Oggi il traguardo sta lì, il Napoli è in vantaggio ma mancano tre curve e nessuno potrà piegare la mente di questo gruppo, che vinca o che perda perché chi ha una forte personalità può essere sconfitto soltanto da un uppercut.

Napoli-Genoa è la prima delle ultime curve e arriverà al Maradona con la rabbia di aver lasciato tre punti al Milan dopo aver assaporato la possibilità di vincere. Non giocherà Torsby perché squalificato ma nulla cambia perché a Napoli arrivano ormai tutte squadre che giocano per la vita. Anche Stefano Eranio, ex centrocampista rossoblù, intervenuto a Radio Goal ha messo in guardia il Napoli: “  Il Genoa è una squadra ostica, fa della forza fisica e dello spirito di squadra la sua arma migliore.  Anche se nelle ultime tre partite ha fatto zero punti, ha sempre giocato alla pari con gli avversari. Per il Napoli sarà una partita difficile perché il Genoa non ha nulla da perdere”. Ma Antonio lo sa molto bene.

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