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La capolista resta, Antonio Conte va via

Si concluderà con la sfilata dei bus scoperti sul lungomare la splendida ed emozionante avventura del Napoli Campione d’Italia. Antonio Conte con De Laurentiis e i suoi soldati hanno festeggiato per due giorni felici di aver tagliato un traguardo inimmaginabile alla partenza. E oggi, tutti i giocatori potranno salutare i tifosi che sono stati accanto alla squadra durante l’anno fornendo energie e spinta anche nei momenti più difficili.

Due giorni di festa ma con il tarlo del dubbio: Conte resta o va via? L’ufficialità non c’è ancora ma tutto lascia pensare che non si sia fatto legare come Ulisse per resistere al canto delle sirene.

Conte va via. Il rapporto con De Laurentiis? Ottimo. Problemi di mercato? Nessuno. Ma Conte andrà via avendo usato Napoli come “tappa di passaggio” dopo una pausa . Come il primo Mazzarri che lasciò il Napoli per il richiamo dell’Inter; come Maurizio Sarri che conobbe il brivido della panchina ‘nobile’ dopo la provincia ma andò via perché ‘voleva più soldi’; come Luciano Spalletti che studiò calcio per due anni in attesa di una panchina. Tutti accolti come Re da ossequiare, osannare e applaudire.

Antonio Conte andrà via facendo sapere come sia meravigliosa Napoli, come sia paradisiaco il panorama. Come si mangia bene in riva al mare. Come siano meravigliosi i tifosi. Come sia passionale la città.

Ma Antonio Conte va via “perché certe cose non si possono fare”: almeno, queste le ultime notizie confermate da Gianluca Di Marzio  che scrive: “Dopo la visita al Papa si terrà un incontro per fare il punto tra la società e l’allenatore pugliese ma la volontà, le manovre e le sensazioni vanno in una direzione. La relazione dovrebbe finire senza strappi, resterebbe comunque un rapporto familiare. Le motivazioni dietro a questa decisione sono diverse e non riguardano solamente il lato economico e di mercato.  La prima scelta del club azzurro è Massimiliano Allegri. La volontà del Napoli è quella di chiudere subito per evitare possibili inserimenti dell’Inter dopo la finale di Champions League e del Milan”.

Dunque si dovrebbe proseguire con un altro allenatore da “rinvivire”, quel Massimiliano Allegri che dopo l’esonero della Juventus avrà avuto modo di meditare e studiare. Quì – si spera – potrà ritrovare grinta e fama per poi pensare magari a un Real Madrid o Barcellona.

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