Da almeno tre settimane i giornalisti chiedevano a Luciano Spalletti perché non schierasse Mertens dietro Osimhen e, nella settimana in cui anche Insigne non era al top tanto da partire in panchina, sembrava essere il belga a partire da sinistra. Ipotesi che tali sono rimaste fino al secondo tempo di Napoli-Udinese dove occorreva qualcuno che accendesse la luce. E tuttavia resta il dubbio che se fosse stato disponibile Petagna, Mertens sarebbe rimasto in panchina.
Poi tutto è filato liscio, la stampa e i fans di Mertens hanno fatto sentire la propria voce e Spalletti ha dovuto applaudire pur senza aprire al 100%. Le sue parole nel dopo partita sono state molto eloquenti: “Lui è entrato molto bene, ci vuole il momento adatto, ci vuole la partita adatta perchè altrimenti diventa difficile usarlo per le sue qualità. È corretto il tentativo di fare i complimenti a Mertens di averci messo la sua mano in questo risultato, ma ci sono sempre gli equilibri e il fatto che sono forti anche gli altri calciatori”.
Una dichiarazione che spiega la perplessità di schierare Mertens come titolare in una squadra che ha i suoi equilibri. “Ci vuole la partita adatta” è una limitazione per un campione che potrebbe alterare degli equilibri faticosamente conquistati.
Ma a Bergamo Dries Mertens sarà l’unica opzione per Spalletti e proprio contro una squadra fisica e aggressiva contro la quale però, proprio il belga ha segnato ancora in una partita, quella dell’andata in cui mancavano 6 titolari. E anche Atalanta – Napoli sarà condizionata dalle assenze.