Contropiede Azzurro

Contro l’Inter non si possono regalare 45 minuti

Domani sera si fa sul serio. Il Napoli può fare risultato se non sbaglia approccio e se riuscirà a pensare che il 90° minuto sia l’inizio della partita. Antonio Conte ha un conto in sospeso con il Napoli e deve dimostrare al mondo che la sua squadra è stata danneggiata dagli arbitri e dalla critica ma è da scudetto. Intanto la semifinale di Coppa Italia è ancora là a ricordare al Napoli che si può. Il Napoli sotto di un gol subito a freddo riesce a pareggiare dopo il lancio di Ospina, per Insigne che serve Mertens pronto a beffare Handanovic ma soprattutto Conte. E ora bisogna riprovarci perché lo scorso anno, in campionato gli azzurri furono sconfitti ed ora che le luci della ribalta dicono che si giocherà il big match delle pretendenti al trono, il Napoli deve sfruttare le sue qualità.

Per Gattuso non ci sarà il solito problema di scuotere i suoi perché le partititissime sono già sinonimo di concentrazione e determinazione. I quesiti saranno i soliti: in mediana? E Zielinski dove? E Mertens? Dato per scontato Ospina in porta e Mario Rui sulla sinistra, restano i dubbi di questo modulo elastico che troppo spesso lascia praterie che per un Lukaku e un Lautaro che iniziò la sua carriera da goleador di spicco proprio con il Napoli. Mai è stato facile giocare contro l’Inter, anche nel passato quando nella nebbia si segnò un gol che nessuno vide, ma a gennaio dello scorso anno, in Coppa Italia, il Napoli uscì vincitore perché pur temendola, non  si lasciò intimorire. Sarà una partita di 95, 96 minuti e il Napoli dovrà tener conto che è la squadra che ha ottenuto più punti in rimonta, ben 10: quindi anche se si trovasse in vantaggio, dovrebbe tener duro che nulla è fatto ancora fino al triplice fischio.