Coppa Italia, il Napoli batte il tabù

Napoli-Cagliari 1-1 (27° Lucca, 67° S.Espostito) Dopo i calci di rigore 10-9

Conte rivoluziona il Napoli con un ampio turnover pensando al match di domenica con la Juventus tenendo in panchina i grossi calibri in caso di bisogno. Il tabù degli ottavi è presente nella mente del mister che vuole approdare ai quarti di finale. Così passerella preziosa per le seconde linee del Napoli che almeno nel primo tempo hanno dominato non consentendo al Cagliari di rendersi mai pericoloso. Diverso il secondo tempo con i cagliaritani più aggressivi e il Napoli meno concentrato tanto che Antonio Conte, al 60° manda in campo Mc Tominay chiamando in panchina Ambrosino.

Nel primo tempo il Cagliari subisce il pressing del Napoli e soltanto con ripetuti falli ferma le pericolose incursioni del Napoli che al 27°con Lucca sblocca la partita proprio con il giocatore più in ombra del Napoli. Calcio d’angolo: scambio Politano-Vergara che crossa sulla testa di Lucca che  batte Caprile. Il Napoli continua a pressare senza però trovare linee di passaggio utili negli ultimi sedici metri.

Nel secondo tempo, il Cagliari scende in campo con diversa autorevolezza e con il Napoli meno aggressivo e più basso. Conte corre ai ripari con il cambio Ambrosino-Mc Tominay ma proprio lo scozzese, in recupero non perfetto, favorisce S. Esposito che si trova solo davanti a Milinkovic Savic e segna il gol del pareggio.  Nel giro di pochi minuti, Conte manda in campo l’artiglieria pesante con Buongiorno, Hojlund, Lang e Neres: una corazzata che però sino al 95° non riesce a sfondare. Il tabù aleggia mentre si decidono i rigoristi.

Rigori: Politano, Mc Tominay, Lang, Hojlund, e altra suspence Neres, unico a sbagliare e a negare la vittoria sui primi 5 rigori dopo il rigore sbagliato di Felici: si va ad oltranza e dopo un rigore -super tirato da Milinkovic Savic, è Buongiorno a regalare i quarti di finale al Napoli dopo 5 anni di delusioni.