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Chivu: ” Bisogna essere più pragmatici e più concreti”

Ai microfoni di DAZN, Cristian Chivu commenta la sconfitta contro l’Udinese: “La partita si era messa bene, ma non eravamo fluidi e non trovavamo la giocata giusta”. “Alla prima situazione difficile c’è stato il rigore contro e abbiamo perso la lucidità e tutta la motivazione, si capiva che si faceva fatica. Nel secondo tempo ho visto più voglia, grinta e giocate, spesso anche la lucidità si è persa con il passare del tempo e nelle occasioni che abbiamo avuto in area non siamo riusciti a fare gol”. 

Cosa ha chiesto all’intervallo?
“Che c’era bisogno di trovare più lucidità, di muoversi di più e di fare corse diverse; di trovare più verticalità, di girare la palla, di creare superiorità con i terzi perché erano loro che avevano un tempo in più di gioco. Poi abbiamo messo quattro attaccanti e Pio come struttura per sfruttare i cross, ma Kristensen e Solet hanno fatto una grande gara”. 

Hai chiesto di giocare anche qualche pallone più sporco? Questa può essere un’alternativa?
“Sono i momenti che bisogna imparare a gestire: quando si può fare il bello si fa, ma bisogna anche imparare a fare lo sporco. Noi non siamo migliorati dopo la prima giornata e non siampo più scarsi dopo questa, siamo un cantiere aperto. Bisogna trovare la quadra giusta e lavorare sodo, il campionato è lungo”. 

Come si prepara il primo Derby d’Italia da allenatore?
“Non ci voglio nemmeno pensare, mancano due settimane e in tanti saranno in nazionale. Spero che questa pausa dia ai miei ragazzi un po’ di serenità: so che quando vai in nazionale e stacchi poi torni con più carica. Poi giocheremo con la Juve, è una partita sempre molto importante”. 

Successivamente, in conferenza stampa, Cristian Chivu ha meglio spiegato le difficoltà di questo momento:

Quanto questo cantiere è aperto in attacco?
“Oggi abbiamo esagerato, abbiamo provato in tutti i modi con gente abituata a fare gol. Purtroppo non ci siamo riusciti. Non abbiamo tempo di mantenere il cantiere troppo aperto, è vero che siamo solo alla seconda giornata ma le aspettative sono alte. Oggi forse non sono riuscito a trasmettere la serenità e la motivazione, mi prendo la responsabilità. Ma la strada è sempre quella, siamo l’Inter e le aspettative sono altissime”.

Introdurrà più giocatori nuovi?
“La squadra ha fatto tante cose buone negli anni e non vorrei perderle, vorrei togliere qualche difettuccio che qualcuno può avere nella ricerca del gioco. Contro una squadra fisica che ti aspetta non è facile, oggi l’Udinese ha lavorato bene in fase difensiva. Bisogna essere più pragmatici e più concreti, imparare a fare le cose più giuste per il momento della partita in base a quello che l’avversario ti concede”.

Si riferisce a giocatori come Barella?
“A livello individuale ognuno deve fare il meglio di quello che ha fatto oggi, tutti mi sembravano un po’ leziosi e in difficoltà nel dare fluidità alla manovra. Io parlo di quelli che ho e non di mercato, le aspettative sono diverse perché siamo l’Inter. Se oggi non siamo riusciti a fare il massimo la colpa è sempre mia”.

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