
DAZN, tutti protestano ma la nota parla di “assestamento fisiologico”
Dazn ha deluso le aspettative e gli abbonati protestano. La Lega ha chiesto spiegazioni a Dazn sui disservizi nella prima giornata ed è pronta l’interrogazione parlamentare come ha confermato il parlamentare di LEU, Luca Pastorino, nel corso di un intervento a Radio Punto Nuovo: «Sarà depositata oggi. Punto ad ottenere una maggiore attenzione sul tema. Un servizio così importante ed anche così oneroso deve avere i requisiti di accessibilità di un certo tipo».
Ci sono costi aggiuntivi se non hai una smart TV, se non hai la fibra vedi la partita a singhiozzo. Anche in caso di condizioni ottimali di linea, ci sono stati problemi», ha aggiunto ancora Pastorino. «Ho visto una nota di Dazn che si scusava parlando di problemi quando c’è una fase di transizione. Io mi auguro che Dazn risolva i suoi problemi: alla base di tutto c’è un servizio che è stato affidato attraverso una gara ma se il sistema non funziona è giusto che qualcuno si ponga delle domande e vengano presi dei provvedimenti». «Anche il Governo può prendere provvedimenti. Credo che ci sarà l’intervento dell’Autorità se non ci sarà un miglioramento del servizio», ha concluso Pastorino.
E la lunghissima nota di DAZN ha teso a spiegare “la svolta epocale” e dell’enorme sforzo per incentivare la digitalizzazione, eguagliare gli standard europei, colmare il gap esistente e portare l’Italia ad essere un Paese estremamente competitivo anche su questo fronte». E poi conclude: «Come in ogni fase di cambiamento, e come già successo anche in passato, l’introduzione di nuove tecnologie di tale portata richiede un momento fisiologico di assestamento, fase necessaria per permettere ulteriori miglioramenti esprimendo in modo compiuto le incredibili potenzialità dello streaming a vantaggio del calcio, dello sport e di tutto il Paese e l’impegno di Dazn in questo processo è assoluto e incondizionato».
Tuttavia c’è da chiedersi quanto debba durare “il momento fisiologico di assestamento”: quando oltre tre anni fa iniziò il suo assestamento, fu un disastro totale; poi l’app su Sky fece da ponte ad un servizio pessimo che nascose i problemi. E anche quest’anno avrebbe potuto sfruttare la ciambella di salvataggio di Sky a favore di un miglior servizio agli utenti, unici a non essere stati interpellati nonostante siano i diretti interessati.
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