Contropiede Azzurro

De Giovanni in un lungo post lanciò l’allarme; oggi la SS Calcio Napoli contesta un certo giornalismo disinformato e approssimativo

L’attacco al Napoli è ormai un esercizio costante e capillare, da quando, l’11 azzurro, pur escluso dalla Champions, dava nuovamente segni di vita alla guida di un allenatore che dimostrava di  poter lasciare all’angolo un  mister che tornava alla guida della Ferrari bianconera. Quel Napoli che dopo 8 vittorie lasciava dietro di sé polvere da mangiare iniziò a perdere due punti a Roma immeritatamente con una “svista” arbitrale che ancora brucia e poi altre situazioni analoghe ne hanno tratteggiato il percorso finanche a “preventivare” un ricorso bis all’Asl per non giocare con la Juventus.

In un salotto buono si iniziò poi a parlare di “rigorini” dati per consentire maggiore libertà di interpretazione, così non stupiscono più di tanto alcune valutazioni a senso unico durante le telecronache – dai tifosi silenziate – e riportate su alcuni quotidiani sportivi.

Nel dicembre scorso, in occasione di Napoli-Atalanta, Maurizio De Giovanni il notissimo scrittore che ha conquistato le vetrine in tutto il mondo, lanciò per primo un messaggio in un lungo post su Facebook.

Il Napoli è primo in classifica da quando è cominciato il campionato, Spalletti propone un ottimo gioco e sta riuscendo a fare risultati, nonostante le tantissime assenze. Eppure a leggere e sentire i media, sembra che il Napoli sia in totale disarmo. Tanto che Napoli-Atalanta sembra un Davide contro Golia.

“Prima della partita, e sottolineo prima, vi informo che l’inarrestabile Atalanta, un rullo compressore scintillante, una magnifica macchina da guerra, stasera, comunque vada, sarà indietro in classifica rispetto al derelitto povero piccolo Napoli, opportunamente ignorato in ogni commento e in ogni analisi dotta dei giornali sportivi a trazione milanese e romana e negli approfondimenti con e senza giacca delle televisioni satellitari e streaming”.

E poi una frecciata agli errori arbitrali, tra cui quelli in Roma-Napoli e in Sassuolo-Napoli  “Vi informo altresì che a forza di sovvertire la realtà utilizzando arbitri scadenti e fingendo di non vedere situazioni di gioco chiarissime alle telecamere, salvo poi cadere dalle nuvole quando qualcuno riesce a farvelo notare, state distruggendo ogni interesse verso il gioco più bello del mondo, che infatti le nuove generazioni stanno abbandonando felicemente”

De Giovanni poi aggiunge: “Questa maglia fa parte di un’identità culturale; è una seconda pelle per un intero popolo, che la porta con fierezza, amore e orgoglio. Non c’è coro ottuso e imbecille e vigliacco, non c’è invidia di conterranei a pochi chilometri (che peraltro non esitano a definirsi napoletani quando gli conviene), non c’è discriminazione territoriale che possa toglierci un grammo di quella fierezza, di quell’amore e di quell’orgoglio.
E adesso, ce la giochiamo. Come sempre, a testa altissima“.

E se la Società Calcio Napoli è sbottata con un duro comunicato “Ci troviamo di fronte a un tentativo di destabilizzare la squadra, la società o la tifoseria” vuol dire che “ogni limite ha una pazienza, tuttavia per riprendere De Giovanni, “ adesso, ce la giochiamo. Come sempre, a testa altissima“.