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De Laurentiis e la polemica con Radio Kiss Kiss: “Ce l’ho con l’editore, non con i giornalisti”

Intervenuto nella conferenza di fine ritiro, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha voluto precisare il suo attacco di ieri alla radio ufficiale del Napoli, Radio Kiss Kiss. Il patron azzurro ha puntualizzato che le sue parole erano dirette agli editori e non ai giornalisti, sempre professionali. Il presidente vuole un progetto internazionale per la comunicazione del Napoli: questo è il motivo del suo attacco di ieri. Ecco le sue parole:

“Volevo fare una precisazione perché ho visto un comunicato dei giornalisti: non hanno capito nulla, la mia questione è per i due editori, i signori Niespolo, io ci metto tanto, spendono centinaia di migliaia di euro per avere indagini Nielsen con 83mln di tifosi azzurri e 15 solo negli Usa e Canada ed io devo avere la violenza di non mandare a livello nazionale il ritiro e le interviste? Se mi chiedi l’intervista ad Osimhen, viaggia sulla bocca del mondo, costato 80mln, perché devo dirlo solo alla Campania e non al tifoso del Napoli di Milano o Bologna? Allora ve l’ho detto con le buone, sono 3 anni e non lo volete capire e allora dico mi avete stancato, non potete essere da Napoli. Cosa significa radio ufficiale del Napoli, dovete fare una radio di una squadra locale di B. Io ci metto 3 secondi a fare una web radio seguita in tutto il mondo, ho fatto questa precisazione perché poi i giornalisti si sono lamentati, ma non ce l’ho con loro, anzi sono sempre stati molto carini, ci siamo inventati anche dei giochi in ritiro ma questa creatività resta ferma solo alla Campania e determina che il Napoli è una provinciale. Io ho lasciato Los Angeles non per una provinciale, mettetevelo in testa. Almeno al 30% delle conferenze voglio un seguito in diretta internazionale. Sceglieremo anche orari per convivere con diversi fusi orari”.

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