Al Gran Galà del Calcio, tutto l’azzurro ha trionfato dando seguito ad un campionato che si concluse su un campo “na sera e maggio” ma che resta nella storia di chi la scrive. E in una serata di trionfi, il miglior Presidente della Serie A, Aurelio De Laurentiis non ha fatto mancare il suo pensiero “antico” parlando dell’inadeguatezza dell’attuale sistema-calcio in Italia. “Le cose serie nel calcio purtroppo non esistono, – dichiara Dela – lo dovremmo gestire noi ma le istituzioni calcistiche ci prendono per mano e ci trascinano nei loro percorsi dorati». E continua: “A loro interessa solo il mantenimento della poltrona e noi veniamo utilizzati come se fossimo merce di scambio, della loro condizione e supremazia: Il calcio è vecchio, anzi stravecchio”.
Poi spiega: “Si cerca sempre di togliere molto ai campionati nazionali, che non ce la faranno più e siamo lì lì: il calcio non appartiene a 3-4 nazioni, ma al mondo intero. Bisognerebbe capire dove stanno i problemi di una non finanziabilità del calcio stesso. Bisogna, dal mio punto di vista, sparecchiare la tavola da tutto ciò che è vecchio: facciamo tutti questi regolamenti, parliamo di impresa e imprenditorialità ma ci comportiamo da impiegati di un grande sistema in cui comandano solo due personaggi. Mi sembra un po’ triste e anacronistico, irreale: andiamo verso un futuro fatto di IA e innovazione completa, che nella mia vita non è mai mancata, mentre è quello che manca al calcio».
E poi De Laurentiis rilancia una sua vecchia convinzione, quella di un campionato a 16/18 squadre: “Se fossimo meno società chiuderemmo il campionato anzitempo, così da non far togliere energie a causa delle nazionali. Non conta il numero delle società, bisogna cambiare il numero delle retrocessioni, molti hanno paura di investire. In Nba non ci sono le retrocessioni e tutte le società sono miliardarie». E a Caressa che obietta: «Ma poi sparisce il criterio meritocratico», De Laurentiis obietta: “Bisogna dar vita agli Stati Generali del calcio”. E infine il miglio Presidente della migliore società non perde l’occasione di togliersi un sassolone dalla scarpa nei confronti di DAZN: “Speriamo che Dazn non faccia come in Francia, dove ha lasciato tutto e se ne è andata”. E Caressa assicura: “No, qui non sarà certo così. Lasciamoli lavorare che lo fanno bene” E De Laurentiis, replica: “Dazn lavora bene? Quando ci sono dei commentatori filo-romanisti? – Non lavorano benissimo, ma andiamo avanti: non facciamo incazzare nessuno”