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De Laurentiis può star sereno: la quarantena era “soft”

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è sereno dopo il deferimento per mancato controllo sanitario. Tale decisione appare un orpello peraltro tardivo che appesantisce invece che snellire il corso del campionato. A otto giornate dal termine, non sono state recuperate ancora le partite non giocate causa covid anche per i tempi della giustizia sportiva. Un giorno si lesse della positività di Vlahovic ma non si conoscono procedimenti in tal senso; né le fughe di Ronaldo dalla prima e seconda bolla sono state spiegate e restano misteriose.

Così, deferito il Napoli per aver lasciato partire tre giocatori che “potevano” restare in quarantena altri 4 giorni, dimenticando che per 20 giorni il Napoli fu sotto attacco mediatico per l’eventualità di non presentarsi come l’anno precedente. In formazione ridottissima e in piena emergenza, il Napoli, puntuale si presentò nel giorno della Befana, per giunta senza perdere l’incontro.

Del deferimento, hanno parlato ieri l’avvocato Chiacchio, l’avvocato Afeltra e oggi l’ avvocato Mattia Grassani, legale a cui si affida il Napoli, ha parlato al Corriere dello Sport di quelle che potrebbero essere le sanzioni, minime, dopo il deferimento della Figc: “Ce lo scrivono tutte le ASL coinvolte che sia il Napoli, sia il responsabile sanitario, sia i giocatori, in occasione della trasferta di Torino, hanno rispetto le prescrizioni impartite. E chi non ha violato, come nel caso di specie, le circolari emanate dal Ministero della Salute non può essere assolutamente sanzionato, in nessun ambito, meno che mai in quello sportivo che si riporta e ritiene vincolanti le circolari ministeriali.  Le sanzioni vanno dall’ammonizione alla radiazione. Gli organi giudicanti sono liberi di applicare, ovviamente in caso di affermazione di responsabilità, la sanzione più appropriata. Ma, nella situazione in esame, non esistono responsabilità addebitabili al club ed ai suoi dirigenti. De Laurentiis è di una serenità unica perché forte della verità dei fatti. Il suo primo pensiero ha riguardato e riguarda la salute delle persone”.

La conferma viene anche dalla Gazzetta dello Sport che scrive: “La Gazzetta dello Sport: “In casa azzurra si attende con serenità il procedimento perché in quella occasione fu ritenuto corretto schierare i tre perché in linea con la quarantena “soft” istituita dalla Figc nel giugno 2020 e ancora valida. Che consentiva agli atleti il percorso casa-lavoro, e di conseguenza allenarsi e giocare”.

 

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