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De Laurentiis: “Sarri? Mi tradì utilizzando la scusa volgare dei soldi!”

Lunga intervista al Corriere dello Sport del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. Il patron azzurro, visto l’imminente sfida con la Juve, ha parlato di Maurizio Sarri, che ritroverà da avversario in finale di Coppa Italia: 

Nemesi storica. Mi fece incazzare con la scusa volgare dei soldi, mi costrinse a cambiare ed aveva ancora due anni di contratto. A febbraio mi invitò a pranzo in Toscana, a due passi da casa sua, organizzò la moglie, non accennò a chiusure, mi portò fino al giorno che precedette l’ultima partita creando incertezze alla società. Tre stagioni indimenticabili? Il deus ex machina, ma anche nel calcio sono necessari un ottimo regista ed un ottimo produttore. Naturale che l’imprenditore dia delle indicazioni e che gli sia riconosciuta una parte del merito, non solo la colpa della sconfitta. Chi ha preso Cavani? Il sottoscritto. E Mazzarri? E Benitez? E Higuain, Sarri? Quando lo scelsi tappezzarono la città di striscioni contro di me”.

Su eventuali acquirenti per Fabian Ruiz e Koulibaly, il presidente ha chiarito:

“Se si presentassero City, United o Psg con 100 milioni, ci penserei ed è probabile che partirebbero, sempre se la loro volontà è di andarsene. Un’offerta di 60 non la prendo in considerazione”.

De Laurentiis ha poi parlato di Mertens:

“Dries è un uomo special e mi piacerebbe trovargli una collocazione nel club per proseguire la collaborazione anche dopo la fine della carriera da calciatore”.

Su Ancelotti, De Laurentiis ha ammesso l’errore di aver confermato l’allenatore per il secondo anno:

Mi ricordava mio padre, un filosofo ed un uomo dolcissimo. Scelsi la sua serenità, tranquillità. Ma prendendo lui non so se feci la cosa giusto per il Napoli. Dopo la prima stagione, potendo ricorrere alla clausola rescissoria del contratto, avrei dovuto dirgli ‘Carlo, per me non sei fatto per il tipo di calcio che vogliono a Napoli, conserviamo la grande amicizia, ma a Napoli è il calcio è un’altra cosa. Hai conosciuto una città che adesso ami spassionatamente, meglio finirla qui’. Invece sbagliai una seconda volta”.

Su Gennaro Gattuso ha dichiarato:

Lo chiamai con Totti, avevo pensato ad un film con loro due. Ci eravamo rivisti al compleanno di Ancelotti a Capri. Una tavolata di 40 metri, aveva invitato il mondo, sembrava un matrimonio. Ho scoperto un grande conversatore. Ci siamo intrattenuti per tre ore. Dopo il disguido del ritiro-non-ritiro gli ho telefonato e gli ho detto: “Rino, stai calmo, non prendere decisioni se ti chiama qualcuno, stai fermo”.

Sul rinnovo di Callejon:

A settembre, o ottobre non ricordo bene, ci siamo parlati e gli ho chiarito le nostre intenzioni, devo avergli ritoccato il contratto pure di 100-200mila euro. Il suo manager non ci ha fatto sapere più nulla. Basta, lui le condizioni le conosce”.

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