Cesare Prandelli è arrivato al centro sportivo Davide Astori in mattinata in attesa dei suoi collaboratori Gabriele Pin, Valter Vio e Marco Fumagalli con i quali ha iniziato la seduta. Un volto radioso che rifletteva un’emozione profonda per essere tornato a casa. Dieci anni dopo con la sua Viola trascinata da Luca Toni: momenti magici che non durano molto e il brusco divorzio dai Della Valle. Poi tante esperienze ma nell’ultimo periodo mancava la telefonata per tornare in panchina. Ma Prandelli un agente mai lo ha avuto e quasi rassegnato aveva scelto di vivere a Firenze dove aveva imparato ad amare la terra, il trattore, gli uliveti: e la sua vita aveva preso il ritmo della fuga settimanale a Orzinuovo dov’è nato e dove risiede la madre.
Ora l’attende una nuova avventura: “Da quindici anni la mia vita è legata alla Fiorentina. Sono stato anche abbonato. Ora spero di restituire sul campo la passione e la voglia di fare bene con questa squadra”. Queste le sue prime dichiarazioni in conferenza stampa che ha concluso parlando degli obiettivi: “Devo essere bravo a dosare anche la mia voglia di entrare subito con energia nell’ambiente. Bisognerà prima capire la situazione e poi lavorare sul gruppo. Ci sono tanti valori importanti in questa squadra, ma prima di parlare di moduli o fasi di gioco, voglio vedere la situazione sul campo. Il mio primo pensiero ora è proprio questo, andare a dirigere il primo allenamento”.