Contropiede Azzurro

Dimissioni del Presidente Dal Pino: Lega Serie A nel caos

Serie A League president Paolo Dal Pino attends the award ceremony at the end of the Serie A football match between Juventus FC and AS Roma at Juventus stadium in Turin (Italy), August 1st, 2020. AS Roma won 3-1 over Juventus. Juventus has won its ninth consecutive italian championship. Photo Andrea Staccioli / Insidefoto

Paolo Dal Pino non è più il presidente della Lega Serie A. Sono arrivate infatti le dimissioni del manager milanese, che lascia così la carica dopo due anni con una lunga lettera indirizzata ai club del massimo campionato.

L’addio di Dal Pino, spiega Calcio e Finanza,  arriva in un momento complicato, con una spaccatura profonda tra Figc e Lega proprio nel momento in cui il calcio italiano doveva mettersi intorno a un tavolo col Governo per parlare di aiuti e ristori. La stessa Figc ha voluto sottolineare come ora la Lega debba indire al più presto le elezioni per il nuovo presidente, anche alla luce del fatto che non è mai stato eletto un vicepresidente (da statuto sarebbe infatti il reggente indicato) in via Rosellini. Tra le ipotesi, c’è anche quella di votare ora un presidente, con i nomi di Scaroni e Percassi emersi in pole: opzione che permetterebbe anche di evitare un eventuale commissariamento da parte della Figc in caso il tentativo di eleggere il successore di Dal Pino dovesse prolungarsi. La Federcalcio ha infatti concesso ulteriori 15 giorni alla Lega per aggiornare lo Statuto: nel caso non ci riuscisse, arriverebbe un commissario ad acta per il tema statuto ma non è da escludere, nemmeno, un commissario straordinario per tutta la gestione della Serie A.

Per ora, tuttavia, non sono ancora emersi nomi sul possibile nuovo presidente: serviranno 14 voti a favore (che scendono alla maggioranza semplice dalla terza elezione) ma ad oggi nessun fronte dei club li ha già in mano. D’altronde, non è così facile trovare una figura adatta, come era già successo con Dal Pino a fine 2019. D’altronde, ad esempio, si parla di un ruolo rilevante a livelli di immagine ma non altrettanto in termini economici: Dal Pino ha ridotto le cifre previste per il ruolo di numero uno rispetto ai 300mila euro previsti dai predecessori e riceveva circa 100mila euro lordi come onorario, ma da ceo di Telit nel 2020 ha ricevuto 890mila dollari (pari a circa 730mila euro). Senza considerare che il rischio è quello di ritrovarsi a dover scendere a patti con 20 presidenti che il più delle volte guardano principalmente al proprio orticello, senza ragionare per il bene comune. Rischiando così di diventare più che altro un parafulmine per tutti e tutto, tra un tentativo di coltellata e l’altro. (Fonte-Calcio e Finanza)