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Due ore per non decidere, il Ministro Spadafora vuole studiare un programma

 

I vertici del calcio italiano attendevano il via alla ripresa degli allenamenti ma nulla di fatto dopo due ore della riunione  voluta dal Ministro Spadafora con il presidente della Figc Gabriele Gravina , i presidenti delle tre Leghe Paolo Dal Pino (serie A), Mauro Balata (B) e Francesco Ghirelli (Lega Pro), i presidenti dell’Assocalciatori, Damiano Tommasi, dell’Assoarbitri, Marcello Nicchi, dell’Assoallenatori, Renzo Ulivieri; e infine Maurizio Casasco, presidente Federazione Medico Sportiva, Paolo Zeppilli. A conclusione del vertice, il Ministro ha così commentato: “Ringrazio tutti i partecipanti alla riunione: ho ascoltato con grande attenzione le diverse posizioni emerse e nei prossimi giorni, dopo un confronto con il Ministro della Salute e il Comitato tecnico scientifico, emaneremo le disposizioni aggiornate in merito alla possibilità e alle modalità per una ripartenza degli allenamenti. È nostra intenzione studiare un programma che permetta di ripartire con gli allenamenti dal prossimo 4 maggio. Riprendere è necessario! Sappiamo di dover riaprire perché lo sport ha un valore economico e sociale.”

Questa fase 2 si annuncia molto più difficile e delicata della prima, dovendo tutelare il diritto alla salute  ma anche la tutela di un’industria-calcio che incide per vari miliardi nell’economia del Paese e che appare anche molto polemica rispetto ad ogni decisione. Appena due giorni fa con una nota apparsa sul sito ufficiale, la Lega di Serie B bocciava la proposta del Consiglio direttivo di Lega-pro giudicata “non condivisibile e irricevibile” rispetto all’ipotesi di una sospensione definitiva del campionato di Serie C con il blocco delle retrocessioni e promozioni in B di 4 squadre, le prime tre dei rispettivi gironi (Monza, Vicenza, Reggina) più una quarta sorteggiata.

Dal vertice di quest’oggi si attendeva quindi un indirizzo da seguire anche dovendo valutare e affrontare temi importanti come le strutture dove risiedere nei prolungati ritiri e anche il tema ancor più delicato che riguarda i contratti in scadenza e i prestiti. Che cosa accadrà il 1° luglio?

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