
Estonia-Italia, c’è tanto da battagliare
Il capitano e portiere dell’Italia Gianluigi Donnarumma intervenendo alla presentazione del nuovo Museo del calcio a Coverciano ha così commentato il momento delicato della Nazionale italiana: “Abbiamo una grande storia dietro di noi e quindi è una responsabilità in più da parte mia, da parte di tutti i ragazzi a dare tutto per scrivere ancora tante pagine di storia e speriamo con mister Gattuso di scriverne ancora tante insieme”.
Da questa sera si riparte sapendo di non poter sbagliare ma nell’ambiente qualcosa di magico si percepisce che non appartiene al calcio ma alle notizie che sono giunte in giornata, così che Bryan Cristante, dal ritiro di Coverciano ha dichiarato: “La possibile pace è una notizia bellissima, è quello che volevamo tutti, speriamo che a Udine lo stadio possa riempirsi perchè abbiamo bisogno dei nostri tifosi per raggiungere i nostri obiettivi”. E la nuova realtà politica, ha fatto dire a Gianni Infantino, presidente FIFA ,a margine dell’assemblea EFC in corso a Roma: “Italia-Israele? Ora c’è un cessate il fuoco, una notizia di cui tutti dovrebbero essere felici sostenendo questo processo. Questa prima parte dell’accordo di pace è una notizia fantastica. E’ un qualcosa che va oltre il calcio, ma include anche il calcio”.
E Gennaro Gattuso, in conferenza stampa, non tace sui pericoli della trasferta: ‘Contro l’Estonia c’è tutto da perdere e tanto da battagliare. Rispetto alle partite di settembre ci sarà molto da correggere. Non siamo stati bravissimi, penso ai gol che abbiamo preso – ha aggiunto Gattuso – Ai ragazzi quindi chiederò di annusare il pericolo perché le partite vanno chiuse e portate in fondo con criterio”. Il ct ha poi confermato di seguire Ahanor e Tresoldi: ”Stiamo parlando di loro da un po’ con il presidente e con Buffon. Sono giocatori che hanno la possibilità di vestire la maglia azzurra e ci stiamo lavorando. Staremo a vedere”. Quanto alla perdurante assenza di Chiesa, considerando gli infortuni di Zaccagni e Politano, ha spiegato: ”Con Federico ci sentiamo spesso e sa ciò che penso di lui, però bisogna anche rispettare quel che dice il giocatore: lui ancora non si sente al 100% e deve risolvere delle problematiche”.
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