“Saremo coraggiosi e umili”. Gennaro Gattuso alla vigilia di Estonia-Italia non nasconde le insidie: “ Ci giochiamo tanto, dobbiamo annusare il pericolo e non sottovalutare la partita. No, non guarderemo il 1° tempo della Norvegia”. “È un orgoglio allenare questi ragazzi, sono positivi e stanno bene insieme. È quasi un peccato si debba giocare”. “Spinazzola a destra e Raspadori a sinistra nel 4-4-2? L’importante è farsi trovare pronti e ci sono i cinque cambi”.
Una vigilia rovente dove non si possono fare calcoli e che si comincerà a giocare quando sarà terminata Norvegia-Israele. Sperare di raggiungere la vetta? Quasi un’utopia considerando una differenza reti proibitiva (+16) e magari puntare diritti ai playoff con una Norvegia vittoriosa con un punteggio tennistico.
Ai microfoni Sky, Gattuso parla delle difficoltà sulla partita da giocare: “Bisogna guardare la classifica. Ci sono 12 punti a disposizione e dobbiamo pensare alla partita di domani. Non vedremo il primo tempo della Norvegia: dobbiamo pensare alla nostra partita che sarà molto difficile in un campo altrettanto difficile. Pensiamo a fare il nostro, poi vedremo cosa succede in Norvegia”.
Cosa dovrà mettere in campo la squadra?
“Annusare il pericolo e non sottovalutare la partita. Ci giochiamo tanto, sarà molto difficile e l’abbiamo toccato con mano a Bergamo. Avevamo avuto tante occasioni ma il gol lo abbiamo trovato al 60’. Domani sarà una partita diversa. Mi piace questo gruppo perché lavora con tanta serietà e intensità, riescono ad avere facce positive e stanno bene insieme. È quasi un peccato si debba giocare domani… Per me è un orgoglio allenare questo gruppo”.
Raspadori potrebbe giocare a sinistra con Spinazzola a destra?
“Uno può giocare dall’inizio o meno, l’importante è farsi trovare pronti ed essere vogliosi di indossare questa maglia allenandosi con veemenza. Raspadori, Spinazzola, Cambiaso, Orsolini… Ci sono tanti buoni giocatori, domani vedremo chi scende in campo e ricordiamoci dei cinque cambi”.
Cosa pensi di Calafiori?
“Mi piace quando occupiamo campo con giocatori che non ti aspetti, ad esempio i centrali a 20 metri dalla porta avversaria. Ma serve equilibrio, fare bene le cose e lavorare di reparto”.
Bisogna andare al Mondiale…
“Siamo qua per questo, sentiamo tutti la responsabilità e la voglia. Ma per andarci bisogna passare da partite come domani”.