Eugenio Fascetti bacchetta Sarri ed esalta Gattuso

Arguto e pungente come sempre, Eugenio Fascetti ha commentato il momento non felice di Sarri ancor più dopo la partita di mercoledì che lo ha visto faccia a faccia con Gattuso. Maurizio Sarri con quasi 20anni più di Gattuso, aveva rappresentato un nuovo modo di intendere il calcio champagne, fatto da schemi memorizzati, veloci, precisi, esteticamente appaganti. Rino Gattuso, appena 42enne e un percorso relativamente breve come allenatore, è approdato ad un gioco collaudato  così commentato dal governatore Vincenzo De Luca: “I miei complimenti a Gattuso, doppi per aver dato dimostrazione relativa alla bellezza del catenaccio nel calcio. Mettere in difesa non 11, ma 15, 20, anche i raccattapalle… Un Catenaccio meraviglioso. Una goduria indimenticabile. Il catenaccio è la Bocconi del calcio. Novanta minuti di barricate, poi al 91′ una pappina nella porta avversaria, non c’è godimento più grande”.

Sarri deve ora riflettere e le parole di Fascetti risultano severe: “: “Non è facile portare un gioco nuovo per giocatori già fatti. Può darsi – ha detto – non sia adatto ai giocatori che ha, ma un tecnico non può giocare in un solo modo. Sarri è troppo manicheo, giocando così alto poi c’è poco spazio per gli attaccanti. La Juve per ora non ha mai convinto. Non tira in porta, pare impossibile, con un attacco del genere. Vedo una squadra triste e ho l’impressione che non ci sia gran feeling tra squadra e Sarri. Lo scudetto può portarlo a casa ma in Champions è dura anche recuperare il gol col Lione. Per me l’ideale del calcio è il gol del pari del Napoli con l’Inter, due passaggi e sei in porta. Il calcio non è solo possesso palla. Gattuso? Ha vinto un personaggio sottovalutato. Uno che lascia gli stipendi ai calciatori è una bella persona e ha dimostrato che nel calcio chi sa difendersi bene alla lunga può vincere.”

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