Conferenza stampa di Eusebio Di Francesco alla vigilia del match contro il Napoli come raccolta da CalcioLecce
La gara con l’Udinese: “L’abbiamo analizzata, a fine gara ho accennato il mio pensiero e le confermo. Abbiamo approcciato male la partita e non ce lo possiamo permettere. Poi ci siamo ripresi, abbiamo tenuto l’Udinese di là ed è un peccato non aver concretizzato le occasioni avute per pareggiare. Dovevamo fare meglio negli ultimi 25 metri e peccato il terzo gol preso così, anche se forse c’era fallo su N’Dri. L’abbiamo quindi rivista ma abbiamo poi chiuso quel capito catapultandoci sul Napoli. Abbiamo avuto poco per prepararla, ma ci siamo detti già tutto
SCELTA TREQUARTISTA. “Al di là delle scelte di formazione, legate anche alle condizioni del febbricitante Coulibaly e di un Helgason che con il Sassuolo aveva fatto bene, se dobbiamo parlare di aver chiuso il primo tempo sul 2-0 solo per aver messo Helgason è riduttivo. Ne avrei potuto cambiare sette o otto, l’approccio sbagliato è stato da parte di tutti. Nella ripresa abbiamo anche perso dei chili, non presi. Siamo stati molli nei contrasti, nei dettagli. Ci può stare perdere a Udine. Conta però come perdi e quello che non ha funzionato per arrivare ai risultati poi migliori”.
FASI DEI MATCH. “Non troviamo alibi. Reiterando gli errori dai forza agli avversari, dobbiamo essere più intelligenti, dobbiamo essere strateghi. Quando si è in down e gli altri sono in up dobbiamo capire che la situazione va gestita meglio, da me in primis. Sono cose che ci stanno, ci sono partite nelle partite. Quando subisci, che ci sta, devi fare di tutto per non prendere gol. Dobbiamo interpretare meglio certi momenti”.
NAPOLI. “Non ci sarà De Bruyne ma, rispetto allo scorso anno, non c’è neppure Lukaku. Cambia il suo modo di attaccare, con McTominay e Anguissa che giocano molto più vicini all’attacco. Sembrava in crisi prima dell’Inter, ora è tornata al top, ma il calcio è così. Ciò che non cambia è la grande qualità che ha, le capacità che ci sono. Quello che credo è che con queste squadra non puoi stare solo lì ad aspettare ed incassare, perché prima o poi le prendi”.
PER VINCERE. “Mi sta benissimo essere positivi. Ogni squadra ad ogni livello deve giocare su ogni pallone come se fosse l’ultimo. Dobbiamo avere grandi motivazioni, che lo stadio, la partita, i tifosi ti danno. Sono quelle partite che io vorrei giocare e non allenare, ma sono di qua quindi devo mettere la squadra nelle migliori condizioni per misurarsi”.
ASSENZE. “Coulibaly è recuperato, era anche in panchina a Udine. Era anche tornato dalle nazionali, già con il Sassuolo non era al top. Peccato non avere Sottil, proveremo ad averlo per la prossima. Sono due giocatori con caratteristiche diverse dagli altri”.
FORMAZIONE. “Ci saranno sicuramente tre o quattro cambi rispetto a Udine. Solitamente la partita più difficile da recuperare non è la seconda ma è la terza, quindi dobbiamo fare in modo di avere tutti nelle miglior condizioni possibili anche in ottica gare successive”.
ESTERNI. “Sono un grande amante degli esterni bravi a venire dentro, ne ho allenati tanti come Politano, Berardi, Soulè. Ma dipende sempre dalle caratteristiche, c’è chi è più bravo e ricevere largo e chi più in mezzo al campo. Noi ne abbiamo più della prima caratteristiche. Dobbiamo migliorare nel fatto che quando riceve uno largo, gli altri si buttano dentro”.