Contropiede Azzurro

Ferrari, Leclerc: “Per vincere il titolo ho ancora tanta strada da fare”

Charles Leclerc, giovane e promettente pilota della Ferrari, è intervenuto a Sky sport ed alla trasmissione “E poi c’è Cattelan”, parlando di sé e della Formula 1 che ripartirà a luglio. Queste le sue parole:

“L’unica cosa che ho in mente adesso è ritornare in pista. È la cosa che più mi piace fare e con questa situazione per me è impossibile guidare. Vado a dormire e mi sveglio con solo una idea in testa, quella di guidare. Mi manca tanto, mi sto allenando più che mai per essere pronto quando si riparte – ha aggiunto il pilota della Ferrari – Se penso a diventare campione del mondo? Non so cosa aspettarmi, non lo sono mai stato. Devo lavorare, c’è ancora tanta strada da fare. Sono contento della crescita che ho avuto fino ad adesso ma c’è ancora tantissimo da fare. Spero di riuscirci un giorno, ma sono ancora lontano”.

Leclerc, scherzando on il conduttore, ha poi aggiunto: “Come guido nella vita reale? Sono tranquillo, per fortuna a Monaco non c’è la patente a punti come in Italia. Com’è il Principato? Si vive normalmente, certo hai il GP sotto casa e ti viene l’ispirazione a diventare pilota di F.1. Quando e dove si riparte? Dovrebbe essere l’Austria a inizio luglio vediamo come andrà la situazione. Sarà difficile perché non guidare per 5 mesi renderà tutto un po’ complicato. I simulatori? Servono, anche se usandolo nei giorni scorsi ho lasciato fuori casa la mia ragazza. Come l’ha presa? Ho dormito sul divano… No scherzo. Se accetta che ci “giochi” per lavoro? L’ha provato anche lei e le è piaciuto molto, ha fatto una sessione dalle 19 a mezzanotte”.

Il pilota monegasco ha poi raccontato un curioso aneddoto legato alla sua fama: “Beh capita ancora che non mi riconoscano, come è successo al tassista italiano dopo la gara di Monza. L’altra curiosità è successa in Australia due anni fa, dovevo correre in aeroporto, ho fatto in fretta e non avevo soldi con me. Per fortuna nell’uscire dal taxi un fan mi ha riconosciuto e ha voluto pagare per me!”. Com’è stato il lockdown? “Ho fatto allenamento, simulatore e cucina, anche se sono un disastro, solo pasta in bianco, pollo e la carbonara. Non sono migliorato, per questo non vedevo l’ora che riaprissero i ristoranti”.

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