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Fiorentina, Commisso attacca: “La burocrazia è la rovina di questo Paese”

Il presidente della Fiorentina Rocco Comisso spara a zero sulla burocrazia italiana, rea secondo lui, di bloccare il paese e le aziende. Il patron italoamericano ha rilasciato alcune dichiarazioni alla rivista online “Forbes” parlando della questione stadio, uno dei suoi progetti da quando la scorsa estate rilevò dalla famiglia Della Valle la Fiorentina, accusando la politica italiana di bloccare l’economia del paese per la troppa burocrazia. Dichiarazioni pesanti quelle del presidente viola:

“La Premier League ha dimostrato l’importanza cruciale dei nuovi stadi e del loro impatto sulla crescita degli introiti per i club. Guardate Tottenham, Manchester City e Arsenal. Stando ai report di Deloitte, la media annuale di incassi dei top 20 club è di 464 milioni di euro”.

La crisi economica prima e l’emergenza Covid-19 poi stanno mettendo in ginocchio il turismo, e secondo il patron “sta al Governo italiano e locale di Firenze mettere in atto leggi che permettano a investitori stranieri di fare investimenti nelle infrastrutture veloci, veloci, veloci”. Comisso punta il dito anche nei confronti della politica locale, a Roma si discute da anni per il nuovo stadio e il tira e molla con la giunta comunale capitolina potrebbe essere il motivo per cui Pallotta, presidente della Roma, stia decidendo di vendere la società, mentre a Milano lo stadio San Siro può essere abbattuto e sostituito, a Firenze non si possono abbattere neanche le vecchie curve. Lo scenario, guardando al futuro, secondo Comisso, non sarà roseo, perché senza poter fare investimenti nelle infrastrutture, la Fiorentina non potrà mai permettersi di acquistare top player.

Salvatore Colella

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