Una prestazione autoritaria del Napoli che costruisce il successo già nei primi minuti con i gol di De Bruyne (su rigore) e Hojlund, per poi archiviare con il gol di Sam Beukema. Nonostante un tentativo di reazione della Fiorentina nella ripresa, la partita non ha mai avuto storia: i partenopei hanno controllato, gestito e chiuso il match con merito, trovando il terzo successo di fila in attesa della sfida di Champions all’Etihad con il Manchester City.
Conte fa esordire tra i pali Vanja Milinkovic Savic, seppur non sia ancora chiaro se per scelta tecnica o per il risentimento muscolare dell’ultimo minuto di Alex Meret, rimasto in tribuna; per il resto la formazione vede il solito 4-1-4-1, con Beukema al posto dell’infortunato Rrahmani, e la grande novità davanti con Hojlund.
Sin dal fischio d’inizio il Napoli va a pressare alto e mettendo in difficoltà la difesa viola, incapace di sopperire all’assenza di Gudmunsson; la chiave tattica voluta da Conte è schermare il play della Fiorentina, Fagioli, costringendo dunque il non più giovane Dzeko a fare da raccordo tra il centrocampo viola e Kean. Ecco quindi che al 6′ minuto la partita si sblocca; Di Lorenzo dalla sinistra mette al centro per Hojlund che trova l’opposizione di De Gea e Gosens, ma la palla arriva ad Anguissa che viene letteralmente travolto da Comuzzo, e Zufferli concede il rigore, dopo lunga revisione per un sospetto offside: Kevin De Bruyne, con freddezza, spiazza il portiere e porta il Napoli in vantaggio.
Il Napoli domina: Leonardo Spinazzola in versione De Bruyne trova lo spazio per un passaggio filtrante che manda Højlund a tu per tu col portiere: gol dell’esordio e 2‑0. La grande occasione per la doppietta l’ha proprio De Bruyne, che dopo una ripartenza da manuale di Hojlund riceve palla dal danese, ma viene fermato da un prodigioso intervento del portiere De Gea che salva la Fiorentina. Le uniche occasioni viola arrivano in coda al primo tempo: da segnalare un tiro di Kean dalla distanza finito di poco a lato ed una sgasata di Dodò sulla destra, che mette la palla al centro dell’area trovando il miracolo di Di Lorenzo, che quasi se la butta nella propria port All’inizio del secondo tempo il Napoli comincia come aveva iniziato il primo tempo e stabilisce il definitivo 3‑0; dopo un calcio d’angolo conquistato a seguito della parata di De Gea su Politano, la palla arriva sul secondo palo da Anguissa, che la rimette al centro trovando pronto Sam Beukema ad insaccare e a realizzare il gol all’esordio. Dalla fine del primo tempo Conte manifestava tuttavia nervosismo per l’atteggiamento disattento della sua squadra, convinta di aver già trovato i tre punti; la gestione in vista della partita di giovedì col City impone comunque quattro cambi, quindi Politano, De Bruyne, Spinazzola e Hojlund fuori, rispettivamente per David Neres, Elmas (al suo secondo esordio in azzurro), Olivera e Lucca. Al 79’ le preoccupazioni di Conte si concretizzano e la Fiorentina riesce a trovare il gol della bandiera con Luca Ranieri, che approfitta di una difesa del Napoli non perfetta (e su un intervento non ottimale di Milinkovic Savic) e forse di un fallo in attacco a inizio azione su Anguissa. Ed è proprio dalla rete dei toscani che fa iniziare la partita di un Milinkovic-Savic fino a lì inoperoso, con Piccoli che all’83’ impegna l’estremo difensore che col piede dice no. Allo scoccare del 90′ è Elmas ad avere l’occasione per il quarto gol azzurro, ma è stavolta De Gea a chiudere col piede.