Contropiede Azzurro

Napoli-Inter 3-1, il pensiero di Gennaro Montefusco

NAPOLI – inter –3 – 1
L’arbitro è l’alibi dei perdenti.
Perdenti e provinciali.
La perfomance televisiva del presidente inter-triste Marmotta, meglio conosciuto come “occhio di lince”, è un inno all’anticultura sportiva, un patetico e triste tentativo per giustificare una sconfitta cocente e meritata, un modo per mettere le mani avanti e aspettarsi favori nel prosieguo del campionato.
Fanno così da sempre.
Se protestiamo noi siamo bollati come “i soliti meridionali che fanno vittimismo”.
Le loro invece sono “denunce”. Anche se spesso e volentieri fanno solo ridere.
Di Lorenzo protegge posizione e possesso e riceve una ginocchiata dietro la coscia sx: è rigore netto, il resto è fuffa.
Il Napoli dunque si rialza, dopo la sconfitta di Torino e la scoppola in terra d’Olanda col PSV.
Si rialza battendo nettamente quella che viene considerata da tutti la squadra più forte della serie A.
Le due sconfitte consecutive potevano affossare i Campioni “in” Italia.
O farli incazzare.
E reagire.
I ragazzi in maglia Azzurra hanno scelto la seconda opzione.
Reazione da grande squadra: intensità, ritmo, tecnica, concentrazione, corsa, spirito di sacrificio.
E tattica.
Perché Neres falso nueve fa salire la squadra, non offre punti di riferimento e permette l’inserimento dei centrocampisti che risulteranno determinanti.
Una lezione del Maestro Conte al pur bravo novellino Chivu.
L’nter, dopo aver segnato il rigore del 2-1 che poteva riaprire il match, è scomparsa dal campo.
Dominata.
Demolita.
Stritolata.
Asfaltata.
Ridicolizzata.
Spiegatelo a Marmotta per favore.
Il Napoli ha preso possesso del campo, ringhiato su ogni pallone, sfruttato le praterie che ha saputo creare grazie ad un ritrovato assetto tattico vincente.
Le pagelle.
Una sola piccola insufficienza, 6- per Buongiorno che non ha ancora ritrovato la forma standard;
Un bel 6,5 a Milinkovic-Savic, Gilmour, Olivera, De Bruyne;
Spinazzola, 7, conferma il momento magico;
JuanJesus 7, intramontabile, cancella Bonny dal campo;
Di Lorenzo 7, contiene Di Marco e provoca il rigore del vantaggio;
Politano 7.5, solita gara di sacrificio in entrambe le fasi;
Neres 7,5, ruolo inedito, classe indiscutibile;
Mc Tominay 8, un eurogol: inserimento e collo piena ad incrociare…roba da lustrarsi gli occhi;
Anguissa 9, un muro invalicabile, un compendio di classe, potenza, idee; dominatore del centrocampo sembrava un posto di blocco della finanza” chi siete, quanti siete, cosa trasportate? Posate il pallone che qua non si passa!” Un gol stratosferico, da cineteca, da rivedere mille volte 
Conte 9, manda al manicomio Chivu facendogli fare la figura dell’Absolute beginner: imbrocca formazione, tattica, cambi. Soprattutto, risolleva i suoi moralmente toccando le corde giuste.
Vittoria prestigiosa, meritata, voluta fortemente.
Chi perde dovrebbe chiedersi il perché della sconfitta, non rifugiarsi in scuse infantili, ma è risaputo…
L’arbitro è l’alibi dei perdenti.
ForzaNapoliSempredavvero